Circola un file con le tecniche utilizzate da un'organizzazione antipirateria per rintracciare i condivisori, completa di i siti esca e di file trappola diffusi ad arte.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-09-2007]
L'organizzazione anti-pirateria MediaDefender, la meno amata dal popolo del peer to peer, ora rischia grosso. Più di 6.000 email interne e riservatissime fra impiegati e dirigenti sono state trafugate e diffuse attraverso BitTorrent (e successivamente altri sistemi peer to peer).
I testi contengono dettagliatamente le tecniche e i sistemi usati dall'organizzazione per rintracciare i condivisori, ma anche i siti esca e i file trappola messi on line con il solo scopo di scoraggiare i download, completi di indirizzi IP e email.
Il responsabile di questa clamorosa fuga di notizie è un gruppo che si definisce MediaDefender-Defenders, ossia quelli che ci difendono da chi si erge a difensore dei media.
Dalla corrispondenza si scopre che il noto sito MiiVi, come si era già ipotizzato in precedenza, è un portale gestito sempre da MediaDefender e utilizzato per rintracciare i download pirata.
E' difficile immaginare le conseguenze di questa faccenda, ma di sicuro l'azienda non si risolleverà presto dal danno di immagine subito.
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