Una nuova ondata di spam minaccia azioni legali nei confronti di ignari utenti che si sarebbero macchiati dell'orrendo crimine di diffamazione a mezzo posta elettronica.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-01-2008]
Un nuovo tipo di attacco di spam in queste ore sta imperversando in rete: come al solito, gli spammer lavorano alacremente sia per perfezionare la qualità stilistica del testo sia per testare nuove tecniche di social engineering che facciano leva sulle più comuni paure degli utenti.
E' la volta della minaccia di azioni legali per ripetute ingiurie e diffamazioni inviate via posta elettronica: la mail, dietro lo spauracchio di imprecisate ritorsioni, tenta di indurre i meno accorti a cliccare su un link che conduce a una pagina in cui si debba confermare la mancata paternità dell'indirizzo di posta elettronica.
E' superfluo ricordare che, cliccando sui vari pulsanti della posticcia pagina di conferma, vengano lanciati diversi eseguibili che nulla hanno a che vedere con una reale certificazione del proprio indirizzo email.
Salve,E' interessante notare che la pagina linkata, confezionata ad arte per indurre a inserire il proprio indirizzo di posta elettronica allo scopo di negare di essere il mittente di ingiurie e infamie, sia scritta in un italiano tutto sommato accettabile e insista con lo spauracchio di ammende pecuniarie, seppur di modesta entità.
Il mio nome è Pinco Pallino, le scrivo in quanto risulta che dal suo indirizzo di posta elettronica (qui è inserito un indirizzo fasullo) mi siano state inviate ripetutamente ingiurie ed infamie.Al fine di porre fine a tale torpiloquio speso nei miei confronti senza nessuna fondata ragione ed ancora, leggendo la posta sul mio computer anche i miei figli, mi sono trovato costretto a sporgere una denuncia nei Suoi confronti tramite una Società di sicurezza informatica (Network Management Security) che si occuperà di confermare la proprietà dell'email incriminata attraverso un servizio di condanna o revoca della suddetta denuncia per atti telematici a mezzo di posta elettronica.
Le ricordo inoltre che il suo computer potrebbe essere infetto e che quindi l'email in questione potrebbe non appartenere affatto a lei; in tal caso le farei le mie scuse per il distrubo.
Ad ogni modo al fine di non far procedere l'avvocato M. Rufchrt della suddetta società con la richiesta, da me effettuata, di risarcimento danni, le consiglio caldamente di prendere contatto attraverso il form che N.M.S. le ha messo a disposizione per procedere all'identificazione di questo indirizzo di email. (link rimosso)
Cordiali saluti
Dott. Pinco Pallino
Così come previsto dalla scrivente società l'ammontare del danno richiesto dal nostro assistito Sig. P.Pallino, viene fissata in Euro 427,00 da pagare entro e non oltre 15 gg. dalla ricezione della Raccomandata AR che seguirà dopo l'identificazione del Suo indirizzo di posta elettronica.
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