Anche il colosso di Mountain View nel consorzio che poserà i nuovi cavi transoceanici.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-02-2008]
Il traffico web è in continuo e vertiginoso aumento soprattutto lungo le dorsali principali che reggono anche l'economia globale. In tal senso un nodo cruciale è la comunicazione transcontinentale tra Nord America e il sudest asiatico con colossi quali Cina, India e Giappone, su cui si concentra buona parte del business mondiale.
Ecco perchè non solo compagnie tradizionalmente del settore ma anche altre grosse multinazionali sono interessate a garantire una valida connettività che si traduce nella possibilità di poter fare affari. In questa ottica dunque si inserisce la scelta del colosso di Mountain View.
Google ha infatti sicuramente tutto da guadagnare da una rinnovata capacità di comunicazione transpacifica secondo una equazione che può essere letta come "più connessione più potenziali guadagni". Così si spiega la scelta di Google di inserirsi nel consorzio, che vede tra le altre la partecipazione di NEC, Tyco Telecommunications e di un gruppo di TelCo asiatiche, per la posa di Unity, un nuovo cavo transpacifico che attraverso 10.000 Km connetterà Los Angeles e la West Coast nord americana al Giappone nei pressi di Tokyo.
C'è poi un possibile ulteriore potenziale che Google indica sino a una banda di 7,58 TeraByte per secondo rispetto agli attuali 3,3 TB che stanno diventando sempre più una strettoia obbligata per ogni società costretta a fronteggiare l'aumento di domanda nelle comunicazioni transpacifiche, cresciute nel corso del solo biennio 2006/2007 di ben il 41%.
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