Scandalo in Francia: il rivenditore internazionale avrebbe praticato prezzi impossibili, anche d'accordo con i gruppi di distribuzione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-02-2008]
Il giornale satirico Le Canard enchainé del 27 febbraio rivela i retroscena di una gustosa vaudeville che vedrebbe coinvolti nel più classico menage à trois la Sacem, cioè la corrispondente della nostrana SIAE, la FNAC, importante multinazionale di vendita di prodotti hi-tech, e la WOW Corporation, un'oscura società con sede nell'ex Yugoslavia.
I Dvd sospettati di contraffazione avevano dato nell'occhio agli ispettori della Sacem sia per il prezzo bassissimo sia per la qualità non esaltante, la grafica approssimativa e la difficoltà di lettura da parte di alcuni riproduttori.
I responsabili della FNAC declinano ogni responsabilità del gruppo, trincerandosi dietro alle statistiche: oltre 600 fornitori, più di 260.000 opere immesse nei punti di vendita. "Se ci sono disonesti, occorre cercarli tra i produttori" affermano i dirigenti della società incriminata; "Mica possiamo andare a chiedergli la dimostrazione di avere tutte le carte in regola".
Intanto la Sacem ha interessato la magistratura, che ha aperto un'inchiesta; e l'indagato principale sarebbe proprio il "patron" della FNAC, quel Denis Olivenne famoso per essersi eretto a paladino della lotta al peer to peer e autore dell'arcinoto e ormai criticatissimo rapporto su cui si baserà il progetto di legge antipirateria, con buone probabilità di essere recepito -almeno nella sostanza- nella legislazione comunitaria.
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