Marco Cappato aveva richiesto di poter vedere i contratti conclusi tra Microsoft e le istituzioni europee, ma la richiesta è stata negata per non compromettere gli interessi dell'azienda.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-11-2008]
Il nome di Marco Cappato, deputato al Parlamento Europeo, è noto da tempo per le battaglie condotte a favore dell'adozione dei formati aperti nella pubblica amministrazione e contro i brevetti software e le mostruosità legislative come la famigerata legge Urbani.
L'eurodeputato aveva avanzato una richiesta scritta al Consiglio d'Europa circa l'adozione di software e formati open souce per le istituzione europee. Il Consiglio aveva risposto citando i contratti conclusi con Microsoft, e a Cappato era venuta la curiosità di vederli.
Così ne aveva richiesta una copia al Consiglio, insieme allo Studio sull'Open Source condotto nel 2005 dal Comitato Interistituzionale sull'Informatica.
Non sia mai che il Consiglio faccia qualcosa che potrebbe danneggiare gli interessi di Microsoft: già a Redmond vedono l'Unione Europea come il fumo negli occhi per tutto quello che han fatto passare loro, figuriamoci se rivelano anche i contratti.
D'altra parte - sono sempre parole del Consiglio d'Europa - "La divulgazione [dei contratti] non è supportata da un chiaro interesse pubblico" e quindi la protezione degli interessi di "uno dei parnter commerciali delle istituzione europee prevale sulla divulgazione per l'interesse pubblico".
E lo studio del 2005? Purtroppo il Consiglio "non ha conservato alcuna copia dello Studio. Il Segretariato generale suggerisce di chiederne una copia agli archivi informatici del Comitato Interistituzionale".
È bello vedere che l'Europa ha a cuore la trasparenza.
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