Un motore specializzato in letteratura medica censura le ricerche con la parola "aborto" per non perdere i finanziamenti statali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-04-2008]
Popline, uno dei più noti siti di ricerca per la letteratura medica che riguarda la riproduzione, ha ultimamente iniziato delle pratiche di censura.
A essere colpite tutte quelle ricerche compiute usando la parola abortion (ossia aborto) come chiave: a partire dal mese di aprile, nessun risultato veniva più mostrato.
La spiegazione proposta a chi chiedeva chiarimenti è stata: "Visto che siamo un progetto finanziato dal governo federale, abbiamo deciso che era la cosa migliore per il momento".
Nessun annuncio del cambiamento era stato fatto sul sito: la spiegazione è arrivata soltanto quando qualcuno, insospettito dalla mancanza di risultati, ha chiesto delucidazioni in prima persona.
Come ha fatto notare la direttrice della biblioteca del centro di ricerca sul cancro di Duarte, in California, qui la questione centrale non è l'aborto, ma la censura. Nascondere informazioni danneggia tanto i favorevoli quanto i contrari, così come l'ignoranza non è la soluzione a nulla.
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