Due nuovi prefissi consentiranno di gonfiare le bollette dei telefoni fissi, mentre per i cellulari è già attivo il 48. A rischio anche i blocchi dell'Agcom per gli 899.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-03-2009]
Il blocco delle numerazioni a sovrapprezzo, diventato operativo in tutta Italia dall'ottobre scorso, ha avuto conseguenze positive: le segnalazione per bollette gonfiate dai numeri 899 ricevute dalle associazioni dei consumatori sono repentinamente calate.
Ciò conferma, casomai ce ne fosse bisogno, che la maggior parte delle chiamate non era legittima e che il provvedimento adottato ha evitato che altre persone si trovassero a dover pagare bollette astronomiche.
Il periodo di grazia, tuttavia, è durato poco; le attivazioni di servizi su cellulari (tramite numeri 48xx) hanno iniziato a prendere il posto dei vecchi 899 e ora una nuova minaccia si profila all'orizzonte: i numeri 894 e 895.
I gestori con pochi scrupoli ne permetterano l'utilizzo truffaldino per installare dialer sui Pc degli utenti o per indurre questi ultimi a utilizzare queste numerazioni, magari tramite quiz Tv fasulli o Sms che invitino a telefonare alla propria inesistente segreteria telefonica.
Gli 894 e 895 fanno particolarmente gola a chi ha visto ridursi l'afflusso di denaro dopo il blocco degli 899 perché non sono compresi nella delibera dell'Agcom che l'ha ordinato: non sono dunque disabilitati e in questo momento possono essere raggiunti da qualunque telefono.
Alcuni operatori stanno già pubblicizzando la disponibilità di questi numeri 894 e 895 alle aziende fornitrici di servizi, che si affretteranno a rimettere in piedi i business così lucrosi che avevano avviato in precedenza.
Potrebbe essere peggio? Certamente. Il Tar del Lazio ha bocciato la delibera Agcom n. 348/08/Cons, quella che imponeva il blocco degli 899 entro l'inizio di ottobre (che originariamente era previsto per luglio ma era slittato, ancora una volta grazie al Tar).
I gestori e l'Autorità Garante hanno deciso comunque di mantenere il blocco automatico dei numeri speciali fino alla decisione del Consiglio di Stato, che ormai dovrebbe essere imminente.
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