''Fino a che, all'alba del terzo giorno, la polizia si inc@zzò davvero'' (cit.)
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-10-2025]
Negli Stati Uniti sta sollevando preoccupazioni un nuovo fenomeno virale, l'ennesima sfida su TikTok. Alcuni adolescenti stanno utilizzando gli strumenti di intelligenza artificiale integrati in molte app - come per esempio Snapchat - per generare immagini fotorealistiche di persone dall'aspetto trasandato e collocate digitalmente all'interno delle proprie abitazioni. Le immagini vengono poi inviate ai genitori con messaggi ambigui del tipo «L'ho fatto entrare per usare il bagno» o «Dice che vi conoscete dall'università» con l'intento di provocare panico e registrare le reazioni per condividerle online.
Se pubblicato su TikTok, il contenuto di questi scherzi spesso ha raggiunto milioni di visualizzazioni; le conseguenze però non sono sempre innocue. Temendo che i figli avessero fatto entrare un senzatetto dagli intenti poco chiari, in diversi casi i genitori hanno reagito contattando le forze dell'ordine, convinti che un intruso si trovasse realmente in casa. Le autorità sono intervenute con la massima priorità, trattando la segnalazione come una potenziale emergenza e in alcuni casi mobilitando anche unità SWAT. Il comandante Andy McKinney della polizia di Round Rock (in Texas, USA) ha dichiarato che simili chiamate possono generare situazioni ad alto rischio, sia per gli agenti che per i civili coinvolti.
Il dipartimento di polizia di Salem in Massachusetts ha condannato pubblicamente il trend; ha sottolineato come questi scherzi disumanizzino le persone senza fissa dimora e rafforzino stereotipi negativi, senza contare lo spreco di risorse pubbliche. Ogni intervento su una chiamata fasulla sottrae tempo e personale a emergenze reali, aggravando la pressione su un sistema già sovraccarico.
Oltre all'aspetto operativo, il fenomeno solleva interrogativi più ampi sull'uso dell'intelligenza artificiale generativa. Le immagini prodotte da questi strumenti sono sufficientemente realistiche da ingannare anche osservatori attenti, soprattutto se visualizzate rapidamente su uno smartphone. Ottenere un risultato simile un tempo avrebbe richiesto competenze avanzate in fotoritocco; oggi bastano pochi secondi e un'app gratuita.
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