La piattaforma di microblogging può usare i post degli utenti, ma non ne diventa proprietaria. E intanto spunta la pubblicità.
Twitter ha modificato le proprie Condizioni d'Uso ma, a differenza delle analoga mossa di Facebook qualche tempo fa (e che sono sfociate in una marcia indietro e un referendum), ha riscosso l'approvazione da parte degli utenti.
"Twitter può 'usare, riprodurre, processare, adattare, modificare, pubblicare, trasmettere, mostare e distribuire' i vostri tweet perché è quello che facciamo" ha spiegato uno dei fondatori, Biz Stone, nel proprio blog.
"Comunque, sono i vostri tweet e appartengono a voi" ha chiarito Stone, chiarendo che Twitter si limita a "usare" i contenuti degli utenti, ma non se ne appropria.
Insieme a questa precisazione, il rinnovo dei Terms of Service ha portato con sé l'apertura alla pubblicità, che potrà anche essere "mirata ai Contenuti" e che, apparentemente, non ha sollevato perplessità da parte degli utenti.
I dettagli su come i vari spot saranno mostrati sul sito restano ancora nascosti, tuttavia la possibilità stessa di avere della pubblicità è un chiaro segno di come Twitter si stia muovendo verso la ricerca di un modello di business sostenibile.
Qualunque siano le trasformazioni future, Twitter fa sapere di essere aperto ai suggerimenti degli utenti; d'altra parte, è Stone stesso a ricordare che "se abbiamo dimenticato qualcosa, o se cambierà la natura del servizio, modificheremo ancora le Condizioni".
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