Perché anche comunicare è un bene primario.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-02-2010]
L'associazione Informatici Senza Frontiere è una onlus impegnata in Italia e all'estero nell'abbattere il digital divide o quantomeno nel portare possibilità di comunicazioni ove non ve ne siano.
Nasce nel 2005 dalla volontà di un gruppo di manager del settore informatico veneto: essi raccolsero l'invito di Kofi Annan affinché la "comunità internazionale si mobilitasse per garantire ai Paesi poveri l'accesso alle tecnologie, perché solo in quel modo si potrà avere la democrazia digitale".
Isf è volta a realizzare progetti in Italia e nei paesi in via di sviluppo per cercare di colmare il gap tecnologico, offrendo l'opportunità di conoscenza dell'informatica e i vantaggi che anche una piccola tecnologia può portare a realtà come ospedali, carceri, case di accoglienza e scuole; nel tempo si è evoluta divenendo una realtà con volontari in tutta Italia.
Volontari dell'associazione operano stabilmente anche nei Paesi stranieri più poveri e isolati come il Congo, il Kenya o l'Afghanistan per insegnare le basi dell'uso del computer e reperire hardware usato ma ancora utilizzabile e software di base; il loro operato può servire a dotare le strutture ospedaliere di assistenza e di software gestionali realizzati in proprio con l'apporto di informatici e studenti e insegnanti degli istituti tecnici.
Sul suolo italiano vi sono progetti dedicati nel reparto di oncologia pediatrica dell'ospedale di Brescia e di Trieste (con l'allestimento di alcuni computer con connessione al web) e di alfabetizzazione informatica per i detenuti del carcere di Treviso, per insegnare loro a riparare hardware e componenti informatici con la finalità di creare le occasioni di possibili sbocchi professionali futuri.
L'associazione, per portare avanti i progetti, necessita di aiuti e donazioni che possono consistere in conoscenze e tempo dedicato, offrendo la propria competenza in campo informatico, ma non solo: è possibile donare liberamente attraverso Paypal, facendo un versamento sul conto corrente dedicato della Onlus nonché attraverso il 5 per mille o ancora adottando un progetto, per assicurare una più lineare continuità ai lavori intrapresi dagli Informatici senza Frontiere.
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