Grazie all'IPO la società raccoglie 700 milioni di dollari. Ma i dubbi sul suo modello di business permangono.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-11-2011]
Per Groupon è finalmente arrivato il momento di sbarcare in Borsa: da oggi la società è quotata al NASDAQ con la sigla GRPN.
Non è stato un debutto facile: i sospetti di operazioni poco trasparenti e il controllo da parte delle autorità dopo alcune dichiarazioni rilasciate dai dirigenti sembravano aver compromesso l'arrivo sul mercato.
Oggi invece Groupon ha messo in vendita 35 milioni di azioni, valutate 20 dollari l'una, grazie alle quali ha dunque raccolto 505 milioni di euro e presentato la maggiore IPO di una società Internet dopo l'ingresso in Borsa di Google, che nel 2004 raccole 1,7 miliardi di dollari. L'articolo continua qui sotto.
Sull'intera operazione restano però delle ombre. Diversi analisti, infatti, sostengono per esempio che il valore delle azioni sia alto (e maggiore dei 16-18 dollari prospettati inizialmente) unicamente perché solo il 5,4% della società è finito sul mercato.
Anche per questo motivo c'è chi teme che dietro il debutto in grande stile si nasconda una nuova bolla speculativa.
D'altra parte, come sostiene Forbes, Groupon è «l'azienda che cresce più velocemente di sempre» e può già contare oltre 100 milioni di utenti.
Eppure Groupon ancora non è riuscita a generare profitti, e non è completamente chiaro se il modello di business su cui si basa sia sostenibile sul lungo periodo.
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