Secondo uno studio, il relativo anonimato invita a mentire: la videochat, invece, rende più onesti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-01-2012]
Uno studio della University of British Columbia ha confermato quello che i detrattori dell'anonimato sostengono da tempo: più è impersonale il mezzo di comunicazione, più siamo portati a mentire.
In particolare, la comunicazione via SMS è percepita come decisamente meno onesta rispetto a quella faccia a faccia, sia pure via computer (per esempio tramite Skype).
Per giungere a queste conclusioni, i ricercatori hanno realizzato un esperimento che ha coinvolto 170 studenti della medesima università.
Avendo a disposizione quattro metodi di comunicazione - faccia a faccia, messaggistica, video, audio - alcuni di loro hanno improvvisato il ruolo di intermediatori di titolo di borsa, e gli altri il ruolo dei clienti. L'articolo continua qui sotto.
Per completare il tutto, i venditori erano stati informati del fatto che i titoli avrebbero perso la metà del loro valore subito dopo la vendita; i compratori, invece lo hanno saputo soltanto dopo.
Quando l'esperimento s'è concluso, i compratori sono stati intervistati; i ricercatori hanno così scoperto che quelli che avevano ricevuto le informazioni tramite messaggi di testo erano più portati (il 95%) a indicare come falsi i dati ricevuti rispetto a una interazione video.
Più affidabile era invece ritenuta l'interazione faccia a faccia, così come la chat audio.
I risultati ottenuti, inoltre, indicano che la comunicazione tramite video rendeva più onesti i venditori, che si sentivano maggiormente osservati.
«Con queste considerazioni in mente» - spiega Ronald Cenfetelli della divisione Management Information Systems della Sauder School of Business - «le persone che fanno shopping online su siti come eBay dovrebbero pensare di chiamare i venditori tramite Skype per assicurarsi di ottenere le informazioni nel modo più affidabile possibile».
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