La pessima pubblicità di Telecom Italia

Le comunicazioni commerciali del colosso peggiorano: il tentativo di originalità sembra scivolare negli stereotipi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-12-2002]

Alcune critiche di fondo sulla pubblicità ci suggeriscono che essa è troppa, invasiva (riempie i giornali, le tv, apre le proiezioni nei cinema, ricopre le città tra ponteggi giganteschi e tram...), porta all'aumento dei prezzi, diffonde una mentalità consumistica. Tutte affermazioni purtroppo sempre più vere ma la pubblicità esiste e se non è ingannevole (e perciò da proibire), se non diffonde una visione degradante dell'uomo e della donna, ha diritto di cittadinanza, nella consapevolezza che il suo ruolo più che informativo e razionale sarà sempre quello di puntare alle emozioni e ai sentimenti.

Ora, chi investe di più in Italia in pubblicità? Le società di telefonia fissa e mobile. Riflettiamo un momento e concludiamo che per la maggior parte degli italiani - esperti e non di high-tech - il primo impatto con le nuove tecnologie è con la pubblicità. Il maggiore investitore nel nostro Paese è Telecom Italia, in testa anche rispetto a grandi aziende come Barilla e Coca-Cola, basta pensare ai 20 miliardi di vecchie lire spesi solo per il lancio di Alice. Naturalmente c'è pubblicità e pubblicità: può essercene una originale, intelligente, che fa pensare, che ha quindi un valore aggiunto ed una banale, appiattita su un gusto comune.

Per la forza dei suoi investimenti e per l'onnipresenza mediatica Telecom Italia fa scuola anche in fatto di comunicazione. Fino ad un anno fa a dirigere la pubblicità in azienda c'era il giovane (neanche 40 anni) Fulvio Zendrini: originale, creativo, provocatorio, decisamente innovativo. Ha inventato gli ironici spot del 187 lanciando nel contempo il comico Luttazzi, oggi protagonista della satira politica, ma non solo. Ha costruito spot "istituzionali" servendosi di personaggi famosi e pariménti di gente comune. Ricordiamo Marlon Brando, Woody Allen e soprattutto, Nelson Mandela (al quale tra l'altro ha dato una grossa mano a finanziare il suo fondo per l'educazione dei bambini).

Infine il PalaTelecom e l'idea di far toccare con mano le nuove tecnologie alla gente, un'idea poi ripresa da Vodafone Omnitel. L'immagine polverosa e semi-statale è stata rinnovata da cima a fondo, bisogna riconoscerlo. Con l'arrivo di Ruggiero da Infostrada però tutto è cambiato. Zendrini infatti è stato sostituito da una squadra proveniente da Infostrada. E' nata quindi Alice: da una comunicazione che cerca di essere originale e raffinata si torna ai "luoghi comuni eterni" dell'immaginario degli italiani: il calcio e le belle figliole, Fernanda Lessa (servita anche nuda) e Bobo Vieri.

Qualcuno potrà dire che questa campagna - non necessariamente di alto livello - è riuscita a conquistare gli italiani ai quali ha fatto comprare 650.000 Adsl targate Telecom Italia ma, probabilmente, più che la pubblicità sono state vincenti la fame di tariffe flat per Internet, inesistenti prima dell'Adsl sul mercato italiano, e l'assenza di una concorrenza realmente competitiva perché sprovvista di una rete alternativa. Per adesso gli italiani sono a posto: Vieri e "gnocche" non mancheranno.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (5)

Massimo
La vita è anche fatta di piccole soddisfazioni ed è importante sottolinearle. Più precisamente il presente articolo sulla pessima pubblicità di Telecom Italia dall'avvento di infostrada è sacrosanta verità, anche se la Telecom non è l'unica a fare perno su tutto ciò che è look o... Leggi tutto
11-1-2003 17:59

Pier Luigi Tolardo
Si, ne abbiamo già parlato! Leggi tutto
27-12-2002 02:54

GIULIO
????? Leggi tutto
27-12-2002 02:30

ANTONIO C.
TUTTO VERISSIMO !!! Leggi tutto
27-12-2002 00:31

andrea
Che cosa ne pensa un pubblicitario Leggi tutto
25-12-2002 18:21

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Secondo te, come bisogna definire chi commette intrusioni informatiche?
un hacker
un cracker
un grissino

Mostra i risultati (5078 voti)
Aprile 2024
Windows 11, disattivare gli annunci nel menu Start
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 30 aprile


web metrics