Project Spartan sarà il browser di Windows 10 e avrà un nome tutto nuovo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-03-2015]
È la fine di un'era e, per molti, è una liberazione: Microsoft ha deciso di mettere la parola fine alla storia di Internet Explorer come browser di punta dell'azienda.
L'annuncio, come riporta The Verge, è stato dato alla Microsoft Convergence conference, tenutasi ieri ad Atlanta, da Chris Capossela, il quale ha affermato senza mezzi termini che l'azienda di Redmond intende far sparire la dicitura Internet Explorer e tutte le memorie negative che essa evoca.
In Windows 10, il posto di Internet Explorer sarà preso da un nuovo browser, al momento noto soltanto tramite il nome in codice di Project Spartan.
A ormai olte due mesi dalla sua presentazione iniziale, Spartan ha un proprio motore di rendering - EdgeHTML - derivato da Trident, il motore di Internet Explorer, e l'obiettivo di offrire un'esperienza tutta nuova all'utente, possibilmente facendo dimenticare le peculiarità del predecessore nel trattare gli standard del web (sebbene importanti passi in avanti siano stati fatti con le ultime versioni).
Spartan, però, non ha ancora un nome ufficiale. Microsoft ha deciso quindi di sottolineare la novità di questo browser evitando di riutilizzare il nome Internet Explorer ed è attualmente alla ricerca di un nuovo nome.
Al momento, dunque, si sa come Spartan non si chiamerà ma anche che con buona probabilità avrà la dicitura Microsoft nel nome, esattamente come il nome completo di Chrome è, in effetti, Google Chrome.
Le ricerche di mercato condotte dall'azienda di Redmond hanno infatti mostrato come gli utenti diano maggiore fiducia a un nuovo browser se questo ha Microsoft nel nome.
Ma al di là delle questioni di branding, il pensionamento di Internet Explorer solleva alcune questioni non secondarie, specialmente in quelle aziende che tuttora utilizzano una intranet che fa largo uso di tecnologie specifiche di Internet Explorer, come controlli ActiveX personalizzati, toolbar, o i browser helper object.
Microsoft è conscia del problema e perciò, pur considerando Spartan il browser che gli utenti utilizzeranno normalmente sotto Windows 10, ha deciso che in una qualche forma Internet Explorer continuerà a lavorare sebbene in pensione, al fine di garantire la retrocompatibilità.
«Continueremo ad avere Internet Explorer» ha rivelato Capossela, rassicurando l'uditorio, ma limitandone l'esistenza ad alcune versioni di Windows 10 (probabilmente l'equivalente della versione Enterprise di Windows 8).
D'altra parte Jacob Rossi, manager di Microsoft, in un'intervista di qualche tempo fa aveva già dichiarato: «Ci sono diverse aziende che hanno creato strumenti costruiti sulla base del vecchio modello di estensibilità di Internet Explorer. Quindi Internet Explorer sarà reso disponibile in Windows 10 per alcune applicazioni web aziendali che richiedono un alto grado di retrocompatibilità».
Per evitare troppi mal di testa agli sviluppatori web, Rossi aveva anche aggiunto: «Questa versione di Internet Explorer userà lo stesso approccio a due motori usato da Spartan, con EdgeHTML come motore di default per il web, il che significa che gli sviluppatori non dovranno trattare Internet Explorer e Spartan in maniera diversa e che la nostra roadmap degli standard sarà la medesima».
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