Antonio Ricci è stato condannato per "rivelazioni al pubblico di comunicazioni telematiche illecitamente intercettate".
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-02-2004]
Su tutti i maggiori quotidiani nazionali è apparsa in questi giorni un'inserzione pubblicitaria a pagamento, anzi un'intera pagina, dal titolo: "Vogliono chiuderci gli occhi" con un appello pro-Striscia La Notizia sottoscritto da personaggi importanti come Dario Fo, Enzo Biagi, Veronesi e Renzo Piano.
Che cos'è successo? Il regista ed autore di Striscia Antonio Ricci è stato condannato a 4 mesi e cinque giorni, con i benefici di legge, dalla Corte d'Appello di Milano, con sentenza definitiva, per "rivelazioni al pubblico di comunicazioni telematiche illecitamente intercettate", in pratica per aver mandato in Tv un fuori onda di Rai Due consistente in un dialogo tra lo scrittore Aldo Busi e il filosofo-eurodeputato Gianni Vattimo.
In pratica l'Autore e Patron di Striscia, il mitico Ricci, ha violato la legge sulla privacy ed è stato ritenuto colpevole e condannato ad una pena detentiva anche se non dovrà, fortunatamente, scontarla.
Aldo Busi e Gianni Vattimo non sono solo dei "privati cittadini": Aldo Busi, prima ancora che scrittore è diventato un ospite fisso di trasmissioni televisive; malato di un inguaribile narcisismo, si esibisce sempre nelle più incredibile performance pur di far parlare di sé, sbandiera ai quattro venti il suo essere gay (niente di male, ovviamente, ma lo fa eccessivamente e fastidiosamente, come sono fastidiosi quelli che sbandierano ai quattro venti le proprie conquiste femminili o l'essere virili), si lancia nelle polemiche più forsennate.
Vattimo, che è anche un uomo politico, non ha mai nascosto il suo privato e non ha mai voluto limitarsi a fare il filosofo da cattedra, ma interviene sempre su tutto ed è una star televisiva, fin dagli inizi della Tv, quando cominciò a lavorare, poco più che ventenne, negli studi Rai di Torino, insieme a Umberto Eco e a Enza Sampò.
Busi e Vattimo sono due vecchie volpi televisive: come concretamente siano state danneggiate dal mandare il fuori onda in video mi è difficile comprenderlo, né quali segreti siano stati rivelati.
E' vero che anche l'inserzione di Striscia è esagerata: per lo spazio che si prende grazie ai suoi potenti mezzi economici e per i toni utilizzati un po' eccessivi in un Paese dove la censura da Fo a Santoro, da Guzzanti a Travaglio, da Biagi a Luttazzi fino a Beppe Grillo sta diventando una cosa un po' più seria anche per responsabilità del datore di lavoro di Ricci, il proprietario di Mediaset e Capo del Governo Berlusconi.
A me pare che spesso (non sempre, ovviamente) i "fuori onda" di Striscia non siano poi quei gran scoop che si vogliono spacciare. Per esempio nel 1995 Striscia mandò in onda una registrazione in cui l'allora Segretario del Ppi Rocco Buttiglione, in una pausa di una trasmissione, confessava ad Alfredo Biondi l'intenzione di far alleare i Popolari, in quel momento all'opposizione, con Berlusconi.
In realtà, sarebbe bastato riprendere uno dei tanti incontri pubblici, alcuni mesi prima, in cui Rocco Buttiglione, allora solo candidato alla Segreteria, diceva le stesse cose davanti a centinaia di persone, certo un pubblico più ristretto di quello di Striscia, ma comunque non tale da rendere quelle dichiarazioni così sorprendentemente nuove, inedite, originali ed indiscrete.
Semmai, durante la campagna congessuale gli stessi mass-media di proprietà di Berlusconi avevano taciuto o minimizzato quelle posizioni per non rafforzare le posizioni degli oppositori a Buttiglione ed, ormai, con Buttiglione alla leadership di quel partito questa esigenza era scomparsa. Lo scoop vero sarebbe stato parlare di questo e non d'altro.
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