Nonostante gli impegni assunti, l'ex monopolista non si assume le proprie responsabilità e dichiara le proprie intenzioni sugli esuberi di personale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-08-2005]
Telecom Italia ha tenuto nei giorni scorsi un incontro sulla presentazione del Piano Industriale alle organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil di categoria, con le quali si è assunta l'impegno di discutere e informare con chiarezza sulle future riorganizzazioni aziendali.
Si tratta di un impegno che ha smentito, immediatamente, dopo averlo preso: infatti, rispetto al futuro linea delle Directory Assistance, cioè la linea di Telecom Italia che gestisce il servizio Informazione Elenco Abbonati (12,412), che occupa, attualmente, più di 1.500 addetti, di cui quasi 800 in telelavoro domiciliare, Telecom Italia continua a tenere una linea ermeticamente chiusa.
Infatti, da quasi due mesi la linea non ha più un suo responsabile a livello di direzione generale, perché chi ha guidato il passaggio dal 12 al 412, la giovane manager Marcella Logli è stata trasferita,immediatamente dopo il rientro dalla maternità ad un altro incarico, e ad interim il capo del servizio è Francesco Saverio Locati, il responsabile dei Call Center di Telecom Italia, ovviamente preso da mille impegni, e che non ha mai creduto troppo nei servizio di Directory Assistance come fonte di ricavi. Non ha mai creduto troppo tanto da lesinare investimenti pubblicitari, per cui oggi, a poco tempo di distanza dall'Ottobre in cui il servizio 12 chiuderà definitivamente i battenti non è stata messa in campo nessuna campagna pubblicitaria, per lanciare l'892.412 di Telecom Italia e per far fronte a quella imponente, su bus, giornali, web e Tv dei concorrenti dell'892.892 e dell'892.424.
Intanto, all'interno della stessa linea delle Directory Assistance, si sta per procedere alla ristrutturazione dei 4 Nuclei dei Centralini Telecom Italia, di Torino, Milano, Roma, Napoli(che rispondono a tutti i numeri urbani delle vecchie direzioni provinciali Telecom Italia e dei capoluogi regionali), che oggi assicurano il servizio di reperibilità i Sabati e le Domeniche e fuori dall'orario d'ufficio per emegenze, guasti di utenze di pubblica utilità, protezione civile. Telecom Italia vuole concentrare tutte le attività dei Centralini dopo le 20, il Sabato e i giorni festivi, in un unico centro nazionale, con un esubero di 20 unità si 130 a livello nazionale, che potrebbero essere impiegate per migliorare la qualità della risposta ai clienti e che, invece, probabilmente verranno disperse nei mille rivoli dell'azienda.
Un confronto vero e serio con i Sindacati, anche sul miglioramento della qualità offerta all'utenza, è sempre fuori dall'ottica di uomini come Gustavo Bracco, attuale capo delle risorse umane del Gruppo Telecom Italia, proveniente dalla scuola Fiat ed abituato più a battere come un materasso il Sindacato che a confrontarsi(con i risultati per la Fiat sotto gli occhi di tutti), e questo fa giustizia di molti discorsi teorici sulla motivazione ed il coinvolgimento delle risorse umane, sempre più ricorrenti nelle stanze di Piazza Affari a Milano, dove Telecom Italia ha il suo quartier generale.
La logica di Telecom Italia è sempre questa: "più push e meno caring", cioè spingere sempre di più sulla commercializzazione, anche a scapito dell'assistenza post-vendita di prodotti e servizi alla clientela, e su questo focalizza la gestione delle risorse umane.
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