Come risparmiare facendo il pieno di carburante sull'autostrada. Quella dell'informazione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-01-2008]
Il giorno (speriamo non lontano) nel quale del digital divide in Italia vi sarà solo il brutto ricordo, l'homo italicus dovrà affrontare un'altra grande sfida.
Non basterà disporre delle cosiddette autostrade dell'informazione, grandi arterie attraverso le quali far fluire immense quantità di dati utili, ma ci sarà bisogno della cosa più importante, ancor oggi rara: i dati, appunto. Perché qui da noi, spesso, anche piccole e semplici informazioni non sono reperibili attraverso la Rete. Sembra paradossale ma è così, e lo vediamo tutti i giorni.
Non in tutta l'Italia, però. E' proprio una piccola e semplice informazione, più che mai pubblica come il prezzo dei carburanti praticato alla pompa, il cuore del mini-sito dei carburanti in prezzi, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
E per noialtri, naviganti da altri lidi dello Stivale? Dove non arriva il pubblico ci pensa il privato... il privato cittadino, s'intende. Ecco allora che qualcuno ha pensato bene di creare un sito dove la stessa informazione viene contestualmente ottenuta e pubblicata.
Con la collaborazione degli stessi visitatori che vogliono risparmiare sulla propria spesa in carburante si ottiene il dato che permette il risparmio. E' un gatto che si morde la coda, ma dati i risultati si direbbe che quel gatto ci provi sempre più gusto.
Il sito PrezziBenzina permette di localizzare - per regione, provincia, comune o Cap - i distributori dove, statisticamente, il risparmio è maggiore ed è più conveniente fare il pieno.
Il tutto è gradevolmente integrato con il servizio Google Maps e con la possibilità di trasferire le informazioni anche sul proprio navigatore satellitare.
Se considerate che talvolta il prezzo di un litro di carburante può variare di circa dieci centesimi di euro anche tra distributori distanti tra loro meno d'un chilometro, fare il pieno nel punto vendita giusto può lasciarci in tasca dai quattro ai sette euro ogni volta, secondo il modello della nostra automobile.
Infine, ricordiamo che il risparmio non deve servire per usare ancora maggiormente l'automobile: il prezzo che la società paga per la nostra comodità è già fin troppo alto. E non si parla del semplice denaro.
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