Apple potrebbe infilarsi nella competizione tra Microsoft e Google per una scalata anche solo parziale a Yahoo! senza destare troppi sospetti e indagini da parte dall'antitrust.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-02-2008]
Sulla carta la scalata di Redmond a Yahoo! sembra quasi dettata dalla necessità di entrare in forze in un settore prima di esserne completamente escluso dalle leggi del'economia, che mai come nell'internet privilegiano il più forte a danno di chi si rivela anche solo tecnologicamente meno in linea coi tempi e le tendenze.
Mentre Microsoft, dalla sua nascita (avvenuta più di trent'anni fa) è restata negli anni prevalentemente una fucina di software, Yahoo si è affermata in poco più di dieci anni e gode di una presenza giovane sia nella proprietà che nei team di sviluppo; e giustamente gli analisti sostengono che Microsoft soffre l'handicap di una vecchia concezione del mercato tendente alla fidelizzazione della clientela, concetto ormai in corso di superamento.
Di converso Yahoo, che rispetto alla concorrenza appare debole nei siti di socializzazione e in genere nelle nuove tecnologia legate al Web 2.0, non gode della visibilità che procurano i video online e tutto sommato appare indietro nel settore pubblicitario, conquista che è il vero nocciolo del contendere; da qui il maremoto in borsa e l'intrecciarsi delle più fantasiose supposizioni.
D'altra parte, occorre tener conto che la debolezza di Yahoo! in alcuni settori potrebbe essere bilanciata dalla propria affermazione in altri, essendo comunque il portale più visitato in assoluto di tutto l'Internet; e qui potrebbe farsi valere Google con le sue offerte di acquisto o di partenariato, ma che godono tuttavia di un certo credito per chi ricorda la collaborazione che ha legato i due giganti fino al 2004 proprio in materia di pubblicità e condivisione del motore di ricerca.
Apparendo poco credibile la discesa in campo di altri giganti dell'economia nel settore del calibro ad esempio di IBM oppure Oracle, che avrebbero la capacità economica di contrastare il gigante di Redmond, restano tuttavia tutti gli altri con i quali Microsoft per un motivo o per l'altro ha portato o sta portanto aventi dispute commerciali e giudiziarie e che potrebbero essere tentati di risolvere la questione rendendo pan per focaccia all'antagonista, a iniziare da Apple per finire con Nintendo, Sony Saleforce e SAP, tanto per citarne solo alcuni.
Delineata questa situazione, prendono consistanza le voci secondo cui a Copertino e a New York, sede di News Corp che è proprietario della rete MySpace, si starebbe vagliando la possibilità di scendere in campo con una terza offerta che avrebbe tra l'altro il vantaggio, costituendo un terzo polo di rilevanza mondiale nel settore, di non incorrere nelle ire dei vari Antitrust che già sorvegliano accigliati lo svolgersi degli avvenimenti.
D'altra parte le affermazioni di Rupert Murdoch di non essere interessato alla faccenda trovano crediti limitati, mentre i più ricordano come Jerry Yang, uno dei co-fondatori di Yahoo, abbia già espresso in passato la sua incondizionata ammirazione per la casa di Cupertino.
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