Microsoft non ha alcun diritto di introdursi nei computer altrui per controllare l'originalità del software: così sostiene un utente adirato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-10-2008]
L'estensione del programma Windows Genuine Advantage alla Cina non sembra aver portato a Microsoft dei vantaggi, quanto piuttosto dei grattacapi. La scorsa settimana l'avvocato Dong Zhengwei aveva denunciato l'azienda per hacking (e chiesto un miliardo di dollari di risarcimento) dopo che gli era stata notificata la non genuinità della sua copia di Windows. Ora un altro uomo se l'è presa con Microsoft.
Anche questo secondo cliente scontento (sebbene la definizione di cliente, in effetti, si applichi solo se Wga avesse preso un abbaglio e scoperto un falso positivo) ha visto lo sfondo del proprio desktop diventare nero e un pop-up informarlo del fatto che stava usando una copia illegale di Windows.
Il signor Liu - è questo il cognome - ha riportato lo sfondo alle impostazioni originarie ma, dopo un'ora, questo è tornato nero. Così Liu ha deciso di denunciare Microsoft, chiedendole di rimuovere il messaggio che lo accusava di usare software copiato illegalmente ma senza pretendere alcun risarcimento.
Al di là delle iniziative personali, la China Computer Federation si è pubblicamente espressa, sostenendo che i metodi usati da Redmond sono illegali e chiedendo al governo di intervenire: "È improprio prendere dei provvedimenti illegali che hanno a che fare con la pirateria".
Secondo l'Amministrazione Nazionale Cinese per il Diritto d'Autore, invece, Microsoft ha tutti i diritti di difendere la proprietà intellettuale che le appartiene, ma deve "fare attenzione ai metodi".
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