Il logo che dovrebbe rilanciare l'immagine del nostro Paese non piace a nessuno. "È solo una bozza" si difende il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-06-2009]
In pressoché tutta la Rete italiana si sta svolgendo una sorta di gara a chi parla peggio di quello che dovrebbe essere il sostituto del defunto marchio Italia.it (familiarmente noto come "il cetriolo verde"): Magic Italy.
Si tratta del logo (dietro il quale ci sarebbe la mano di Berlusconi in persona) presentato al Tg4 dal ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e definito da SocialDesignZine un "accrocchio di luminescente barbarie grafica".
Onestamente non si può dire che sia bello, né che sia un "logo" in senso stretto: è sempre Sdz a sottolineare come questa proposta non abbia "né struttura, né status, né dignità di marchio: ci sembra scarsamente applicabile in qualsiasi contesto".
D'altra parte, tutto ciò che finora si è visto e che sembrava definitivo è invece ufficialmente fermo al livello di bozza, almeno stando alla retromarcia fatta dal ministro Brambilla subito dopo che sono spuntate le prime proteste.
Potrebbe sussistere pertanto qualche speranza di miglioramento, nonostante la dicitura Magic Italy sia stata già varata dal Presidente del Consiglio - durante un'assemblea di Confartigianato - con l'obiettivo dichiarato di raddoppiare il Pil italiano tramite l'afflusso di turisti, attirati da tutte le iniziative che il progetto Magic Italy porterà con sé (e che ancora sono avvolte nel mistero).
I primi ad apparire saranno degli spot televisivi con in coda il nuovo marchio che, a questo punto, potrebbe cambiare radicalmente. Sempre il ministro Brambilla al Corriere della Sera ha dichiarato che i lavori sul logo sono ancora in corso e che per ora le uniche informazioni disponibili riguardano i colori usati: verde, bianco, rosso e nero.
Il logo, qualunque sia, in breve dovrebbe invadere ogni spazio dedicato alla promozione del nostro Paese a partire da Italia.info, il portale che sostituirà Italia.it la cui realizzazione è già stata finanziata con 10 milioni di euro (i 45 milioni spesi per il predecessore probabilmente passeranno sotto la voce "contributo per le cause perse").
Non si può dire che il rilancio dell'Italia sia iniziato nel migliore dei modi. A fine mese ci sarà una conferenza stampa in cui il progetto sarà presentato nella sua versione definitiva, logo compreso.
La speranza è che, per allora, i grafici interpellati dal governo sappiano fare di meglio, anche perché fare di peggio è un po' difficile.
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