Windows Mobile manterrà i costi di licenza e sbaraglierà i concorrenti; e in cinque anni Google subirà un ridimensionamento.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-10-2008]
Nonostante i risultati nel settore delle ricerche in Internet e in quello dei sistemi operativi per smartphone non siano particolarmente brillanti, Microsoft non è per nulla demoralizzata: ha dei piani a lungo termine che la porteranno al successo, ed è sicura di stare procedendo nella direzione giusta.
Ad affermarlo è l'amministratore delegato Steve Ballmer, che ha parlato delle strategie cui assisteremo nei prossimi anni per entrambi i campi.
Per quanto riguarda i telefonini, Ballmer ha innanzitutto smentito le voci secondo le quali Microsoft avrebbe deciso di lanciare un proprio smartphone per intaccare la supremazia di Nokia e l'avanzata di Rim e Android.
Nemmeno il fatto che l'azienda finlandese abbia deciso di rendere Symbian open source preoccupa il numero uno di Microsoft: sul lungo periodo la battaglia sarà tra Symbian stesso, le versioni "mobili" di Linux e Windows Mobile, ma sarà quest'ultimo a prevalere. Linux resterebbe un mercato di nicchia mentre Symbian soffrirebbe del legame con l'hardware.
Ugualmente Apple non rappresenta una minaccia, perché anch'essa ha "un certo tipo di strategia. Credono nell'idea di unire hardware e software, non nel consentire ad altre persone di farlo". Allo stesso modo, Ballmer liquida anche Rim e i suoi Blackberry.
Eliminati così in teoria tutti i concorrenti, in effetti si capisce la decisione di Microsoft di mantenere i costi di licenza su Windows Mobile, che attualmente le fruttano tra gli 8 e i 15 dollari per ogni smartphone. Visto che le alternative aperte non hanno futuro, e quelle proprietarie ancora meno, sembrerebbe sciocco rinunciare a una fonte d'entrate quando nel prossimo futuro gli utenti correranno a frotte verso il sistema di Redmond.
Per quanto riguarda le ricerche in Rete e in particolare il confronto con Google, il Ceo di Microsoft ha riconosciuto l'attuale svantaggio della sua azienda, ma non lo ritiene certo definitivo.
Nei prossimi 5 anni Google subirà un ridimensionamento - sostiene Ballmer - mentre nello stesso periodo Microsoft investirà massicciamente nel settore lanciando nuovi prodotti, integrando tra loro i servizi e realizzando così il Progetto Red Dog, ossia il cloud computing come lo intendono a Redmond (e di cui ancora non si sa praticamente nulla).
Per raggiungere i proprio obiettivi, il gigante del software è pronto a perdere "dal 5 al 10 per cento del suo utile operativo per diversi anni": tutto, pur di diventare il numero uno della ricerca online.
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Dangerotto