Come creare la mappa Wi-Fi di una città usando un Raspberry Pi

Lezioni di wardriving applicato.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-10-2016]

wardriving map

Nonostante il nome un po' allarmante, il wardriving in sé non è una pratica né pericolosa né malevola: consiste nel girare per la pubblica via alla ricerca di reti Wi-Fi, per poi realizzare una mappa con i dati raccolti.

Si tratta di un'attività che richiede di possedere e saper utilizzare una certa attrezzatura: un software apposito (come Kismet), per esempio, ma anche dell'hardware adeguato, dotato di modulo Wi-Fi e magari anche GPS, per migliorare la localizzazione.

Il progredire della tecnologia ha reso molto più accessibile l'hardware necessario: al giorno d'oggi, può bastare uno smartphone dotato del software giusto.

I risultati più interessanti si ottengono però con un po' d'impegno come spiega il ricercatore Scott Helme sul proprio blog, decisosi a condurre una campagna di wardriving a tre anni dall'ultima.

Per l'occasione si è organizzato con una scheda Raspberry Pi 3 montata sul finestrino dell'auto, connessa ad antenne Wi-Fi e GPS posizionate sul tettuccio tramite dei cavi USB.

Per la configurazione software ha in sostanza ripetuto quella adottata l'ultima volta, e spiegata nel dettaglio sul blog e basata sull'installazione della distribuzione Linux Raspbian sul Raspberry Pi.

Poi, via Ethernet, ha connesso il Raspberry al proprio portatile MacBook, al quale è spettato il compito di memorizzare tutti i dati raccolti. Quindi ha acceso il motore ed è partito.

«Grazie alla possibilità di guidare a una certa velocità, è stato facile raccogliere grandi quantità di dati» ha poi commentato Helme. «In totale ho raccolto informazioni su 10.442 diversi access point».

Il divertimento però sarebbe stato poco se Helme si fosse tenuto i dati per sé. Invece li ha caricati su Google Maps, ottenendo così una mappa visiva delle reti Wi-Fi attive nella zona in cui vive.

Alla fine della giornata, Il primo dato emerso con chiarezza è che, rispetto al 2013, il numero delle reti Wi-Fi è aumentato in maniera considerevole.

Il secondo dato è che le reti che, in quella zona, ancora adoperano la vecchia e inaffidabile protezione WEP sono poche (85 sul totale), e ancora più interessante è il fatto che una parte significativa di reti Wi-Fi tra quelle sondate da Helme erano aperte: ben 2.183.

Gli appassionati di wardriving hanno poi a disposizione un sito utile e curioso: Wigle, sul quale si possono caricare i risultati delle campagna condotte in giro per il mondo, contribuendo a realizzare una mappa globale e interattiva delle reti Wi-Fi.

Per contribuire a Wigle non è peraltro necessario dotarsi di hardware particolare: come già segnalavamo all'inizio, è sufficiente uno smartphone, sul quale installare l'app ufficiale di Wigle.

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