Telco, misero accordo ponte invece del contratto nazionale

A tre anni dalla scadenza, tutto quel che i sindacati sono riusciti a ottenere è un minimo aumento mensile.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-11-2017]

accordo ponte

Con la stretta dell'accordo ponte fra Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e l'Asstel, l'associazione delle imprese di telecomunicazioni iscritte a Confindustria, si è forse toccato il punto più basso delle relazioni sindacali all'interno del settore della telefonia.

A tre anni dalla scadenza del contratto nazionale di settore, dopo mesi di trattative e scioperi generali, le parti sono riuscite ad accordarsi soltanto per un accordo ponte e unicamente per quanto riguarda la parte economica, peraltro attestandosi su cifre particolarmente basse.

L'accordo prevede infatti un aumento medio mensile di 40 euro lordi, che verrà corrisposto nel 2018 in due tranche di 20 euro.

Per i 3 anni di vacanza contrattuale saranno corrisposti 120 euro, che il lavoratore potrà scegliere di versare nel fondo di previdenza complementare Telemaco oppure spendere in servizi che saranno resi noti entro la prima metà del 2018.

Le parti hanno infine convenuto di incontrarsi a marzo 2018 per discutere del nuovo contratto 2018-2021.

La delusione è cocente. Non si poteva magari arrivare a una soluzione differente dopo quello che è stato un anno terribile per i sindacati delle Telco?

Negli ultimi 12 mesi, infatti, in Tim le rappresentanze hanno visto la disdetta del contratto integrativo aziendale, la sua sostituzione con un regolamento unilaterale e uno scontro mai registratosi prima, il tutto condito dalla super liquidazione miliardaria di Cattaneo e dal varo di un piano che prevede lo spostamento di sede per migliaia di lavoratori.

Non dimentichiamo poi la fusione Wind-H3G e il trauma del licenziamento di 2.600 lavoratori dei call center Almaviva, con un referendum in cui l'accordo sindacale è stato bocciato.

Un risultato così deludente dal punto di vista economico rischia di incrinare ancora di più il rapporto sindacato-lavoratori e di accrescere la sfiducia nel sindacato confederale, da sempre molto responsabile nel settore ma ripagato così male dal fronte delle imprese.

Ora l'accordo dovrà essere sottoposto ai lavoratori, ma rischia di essere bocciato o di passare con un consenso risicatissimo.

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Pier Luigi Tolardo