L'identità digitale? Nel dark web vale meno di un iPhone X

Tutto ha un prezzo. Quello dei nostri dati è basso.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-03-2018]

vendita identita dark web

Che nel dark web si possa trovare in vendita tutta una serie di dati personali è ormai conoscenza comune: dai numeri di carta di credito alle credenziali di login per i siti più disparati, pressoché ogni informazione ha un prezzo.

Una ricerca condotta da Top 10 Vpn ora rivela quale sia quel prezzo, e riserva una piccola sorpresa: è tutt'altro che alto. L'articolo continua qui sotto.

Tra i dati relativi agli account, quelli più preziosi sono quelli di PayPal: un paio di credenziali funzionanti (nome utente e password) possono valere anche 250 dollari. Le informazioni bancarie sono a una certa distanza (circa 160 dollari) e quelle relative alle carte di credito sono quasi economiche (50 dollari), mentre i dati di un passaporto si possono acquistare con soli 60 dollari.

Per quanto riguarda i siti più comuni, le tariffe sono - per così dire - molto convenienti: un account Amazon vale una decina di dollari o anche meno, mentre eBay si attesta intorno ai 12 dollari.

In generale, bastano pochi spiccioli per ottenere accesso a un account altrui: meno di 10 dollari per Skype, e addirittura solo 3 per i siti di incontri come Match.com.

Facendo un rapido conto, un'intera identità digitale costruita con le informazioni relative ai servizi più adoperati negli Usa vale la non impressionante cifra di 1.200 dollari. Meno di certi modelli di iPhone X.

«Può essere sorprendente il fatto che un'intera identità digitale possa essere acquistata nel darl web per meno del prezzo di un iPhone X nuovo» comenta Simon Migliano, capo dei ricercatori di Top 10 Vpn.

identita digitale dark web

«È una bella preoccupazione» - continua Migliano - «il fatto che tante informazioni importanti possano passare di mano a prezzi così contenuti: non c'è nulla che prevenga l'acquisto del maggior quantitativo di informazioni possibili da parte di potenziali truffatori che sperano in un colpo di fortuna e poter così prosciugare i conti bancari delle loro vittime».

Migliano sottolinea anche come i truffatori oggi non siano più interessati soltanto a dati direttamente legati a strumenti finanziari (quali gli account PayPal o bancari), ma più semplicemente agli account dei vari negozi online, che spesso offrono ai clienti la possibilità di memorizzare le informazioni di pagamento. Merce che si può acquistare per pochi dollari e permette di mettere in guai seri il legittimo titolare.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA