Bug in Windows 7, Microsoft si arrende e toglie il supporto alle vecchie CPU

Non riuscendo a risolvere il problema, ha preferito abbandonare i sistemi più datati.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-06-2018]

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Sebbene la fine del supporto a Windows 7 si avvicini inesorabile, gli utenti affezionati all'ormai anziano sistema operativo sanno di poter stare tranquilli ancora per poco meno di due anni.

A causa di un bug che Microsoft non riesce a sistemare, però, alcuni di essi dovranno anticipare l'addio a... subito.

Tutto è iniziato nello scorso mese di marzo quando un aggiornamento, rilasciato durante il normale Martedì delle Patch, ha preso a causare una schermata blu della morte su tutti i Pc con processori che non supportano le istruzioni SSE2.

Onestamente, bisogna dire che si tratta di macchine davvero vecchie: le SSE2 sono state introdotte con i Pentium 4, quindi i computer interessati sono quelli che usano un Pentium III, venduto tra il 1999 e il 2003.

Nonostante la vetustà del processore, nel 2018 c'è ancora un numero non indifferente di Pc con Pentium III e Windows 7 perfettamente operativi. O, quantomeno, che erano perfettamente operativi prima dell'aggiornamento.

Avvisata del problema, Microsoft ha promesso una correzione con il rilascio di aprile, e poi ancora con quello di maggio, e poi ancora con quello di giugno. Ma la soluzione non è mai arrivata.

Alla fine, il gigante di Redmond s'è arreso: ha aggiornato la pagina della Knowledge Base relativa all'aggiornamento problematico spiegando che l'unica vera soluzione è «Aggiornare le macchine con un processore che supporti SSE2, oppure virtualizzare dette macchine».

Insomma, pare che il bug abbia sconfitto Microsoft. Ma a perdere davvero sono gli utenti che, pertanto, dovranno rassegnarsi a sostituire le vecchie glorie ancora in servizio.

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