Copyright, il sito di sottotitoli ITASA costretto a gettare la spugna



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-09-2018]

itasa chiude sottotitoli copyright

Dopo 13 anni di attività, una delle maggiori realtà italiane per la produzione di sottotitoli amatoriali è stata costretta a chiudere, o quantomeno a sospendere il servizio per un periodo dalla durata non prevedibile.

ITASA (Italian Subs) è entrata infatti nel mirino dei detentori del diritto d'autore: il comunicato che dallo scorso sabato campeggia nella homepage del sito afferma infatti che ci sono state «segnalazioni di utilizzi impropri e illeciti» da parte degli «organi di controllo».

In pratica, ciò significa che qualcuno s'è accorto della presenza dei sottotitoli e, stando alla normativa vigente, ha provveduto a farli rimuovere: nonostante siano stati creati da appassionati e senza alcuno scopo di lucro, costituiscono un utilizzo improprio di una proprietà intellettuale altrui, sanzionata dalle leggi sul diritto d'autore.

Di conseguenza, tutti i sottotitoli sono stati rimossi. Non solo: per una settimana anche tutti i thread del forum locale sono stati bloccati, lasciando ai partecipanti alla community soltanto la possibilità di commentare l'articolo che annuncia l'accaduto.

Nonostante la singolare coincidenza temporale, non si può addebitare la sospensione delle attività di Italian Subs alla recente normativa sul copyright approvata dal Parlamento Europeo: prima che si trasformi in una direttiva e venga recepita dagli Stati dell'Unione passeranno ancora alcuni mesi.

Quanto avvenuto si basa invece sulle leggi già in vigore, e non è nemmeno il primo caso in Europa: è capitato nel 2012 a un sito norvegese, nel 2013 a un sito svedese (il cui fondatore tre anni dopo rischiò anche la prigione) e a uno olandese, ma i casi sono numerosi.

Non appena un sito di sottotitoli diventa abbastanza grosso da essere percepito come una minaccia, l'intervento tramite le vie legali è assicurato.

Se si considera che negli ultimi tempi le reti televisive e i servizi di streaming italiani si stanno attrezzando per trasmettere serie e film anche in lingua originale e sottotitolati (proprio perché, soprattutto nel caso delle serie, la concorrenza di Internet e dei siti amatoriali faceva sì che i fan più accaniti seguissero la programmazione del Paese d'origine anziché quella italiana), si capisce come ormai la questione non sia più circoscritta al lavoro di appassionati, che potrebbe anche essere tollerabile perché un'alternativa non esiste: a questo punto sono in gioco i guadagni e la possibilità di fidelizzare gli spettatori alla propria piattaforma.

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