YouTube sulla difensiva: il div che penalizzava Edge era solo un bug



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-12-2018]

google microsoft evil

Anche se i tempi del motto «Don't be evil» sono ormai passati, Google non ci sta a fare la figura della cattiva impostale dall'ex sviluppatore di Edge che l'ha accusata di pratiche scorrette per avvantaggiare Chrome.

A dire la verità, l'uomo diceva di non essere del tutto convinto del fatto che Google stesse volontariamente mettendo in difficoltà il browser di Microsoft, anche se i suoi colleghi parevano non avere dubbi.

In ogni caso, l'accusa di sabotaggio non è piaciuta nei corridoi del quartier generale di Mountain View, e così Google ha deciso di negare recisamente le accuse, spiegando che la presenza del div vuoto che tanto imbarazzo ha creato a Chrome era dovuta soltanto a un bug.

«YouTube non aggiunge codice progettato per vanificare le ottimizzazioni degli altri browser» - si legge nella nota diramata dal gigante della ricerca - «e opera prontamente per risolvere i bug non appena questi vengono scoperti. Ci teniamo in contatto regolarmente con i produttori di altri browser attraverso mezzi standard, come il progetto Web Platform Test, il progetto open source Chromium e altro ancora al fine di aumentare l'interoperabilità tra i browser».

Prima della precisazione, la presenza del div maledetto era stata attribuita a funzionalità innocenti, come per esempio il tentativo di evitare i clic fraudolenti.

Ammettendo invece che s'è trattato di un bug, YouTube ha in pratica ammesso di non testare a fondo la compatibilità con i browser diversi da Chrome: altrimenti non avrebbe dato tanto peso alla differenza di prestazioni tra il proprio browser ed Edge, che proprio a quel bug era dovuta.

Se il dibattito intorno a questo argomento ancora non s'è scaldato - e con ogni probabilità non lo farà mai - è solo perché ormai tutti sanno che Edge come lo conosciamo presto cesserà di esistere, e baratterà il proprio cuore con quello di Chromium: ogni attrito passato tra Microsoft e Google vien quindi a essere irrilevante.

In ogni caso, Microsoft stessa ha pensato a gettare acqua sul fuoco commentando la vicenda con queste parole: «Google è sempre stato un partner collaborativo e attendiamo con impazienza l'inizio del nuovo viaggio che plasmerà il futuro di Microsoft Edge».

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