Il manager che amava i blogger

La favola moderna di una grande azienda che amava i blogger all'esterno e li perseguitava all'interno.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-10-2009]

C'era una volta un Re? No, c'era volta un manager (un Re moderno) che era molto bello, intelligente e buono. Una volta lo avevano cacciato da una grandissima impresa, la più grande che c'è, perché la voleva fondere con l'impresa più grande della Germania; ma i politici sinistri vendettero l'impresa a un grande uomo che poi si mise a volare, anche se sempre in ritardo.

Il manager non si perse d'animo e dopo un po' di anni ritornò nell'impresa che non voleva più fondere con una tedesca, ma con una spagnola; il manager, chissà perché, aveva paura di vivere da solo.

Il manager amava i blog, andava sempre alla Festa dei blogger e si faceva fare da loro tutte le domande che volevano perché sapeva che i blogger erano influenti e bisogna farseli amici.

Poi, non contento, invitò tutti i blogger (e anche i loro amici/nemici giornalisti) a Venezia, in un'isola tutta sua, a spese sue, a discutere del futuro dei mass media, perché lui li amava digitali e liberi (assai).

Il manager amava molto i blogger, il loro anticonformismo, la loro impertinenza; ma non tutti i consiglieri dei manager amavano i blogger, sopratutto se erano anche dipendenti dell'azienda, perché, se erano all'interno dell'azienda, non dovevano essere blogger ma era meglio che se ne stessero un po' zitti.

Per questo, un giorno un blogger che lavorava per il manager si prese tre giorni di sospensione, perché aveva fatto troppe domande stupide sulla gente che volevano licenziare; e poi si prese altri tre giorni di sospensione perché aveva raccontato in giro che nell'azienda avevano licenziato un tale.

Il grande manager era all'oscuro di tutto, forse; ma il bello era che tutti nell'impresa ne erano all'oscuro: quelli del Nord dicevano che erano stati quelli del Centro, e quelli del Centro dicevano che erano stati quelli dell'Est.

Alla fine il blogger forse fu licenziato, forse si suicidò, forse finì a fare il barbone, la storia non lo dice. Il manager l'anno dopo dette una grande festa a Parigi per tutti i blogger che vissero felici e contenti.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 13)

io lavoro per una azienda americana devo seguire regole molto precise su quello che posso o non posso dire su social networks e blogs o qualsiasi altra mia forma di comunicazione. sui miei blog ho chiaramente inoltre dovutro swcrivere che tutti i commenti sono di natura personale e non rappresentano in alcun modo le posizioni aziendali.... Leggi tutto
12-7-2010 11:55

Non possiamo (purtroppo?) paragonare il diritto anglosassone e specie quello USA con il nostro; nel primo, è il giudice che crea la norma giuridica costituendo un precedente a cui attenersi, mentre i sistemi derivanti dai codici romani prevedono l'obbligatorietà dell'azione penale unitamente alla stretta osservanza di norme che... Leggi tutto
25-10-2009 20:50

Il caso Tolardo Leggi tutto
25-10-2009 11:05

Sì certo, tutto condivisibile tranne una cosa: il rischio, un po' di rischio si deve pur correre, la tua bella metafora della curva calcistica è elegantemente attuale viste le scenette alle quali siamo abituati in tivù nei Tiggì, un po' meno è attuale quella del Pasquino che a ben pensare forse era più d'uno a operare in tal dileggio... Leggi tutto
24-10-2009 19:02

Ovviamente, siamo tutti con Tolardo. Però... Leggi tutto
24-10-2009 16:20

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilità di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttività e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1416 voti)
Settembre 2025
Windows 11, lo speed test si integra nella barra: misura velocità di up/download e latenze
ISEE, titoli di studio e certificati arrivano su IT Wallet. Il portafoglio digitale si espande
Microsoft contro ValueLicensing: fine delle licenze di Windows e Office a prezzi stracciati?
Il web aperto è ufficialmente in crisi: lo ammette pure Google. La colpa è anche della IA
Intelligenza artificiale per le automobili, licenziati 54 ricercatori a Torino
Dolcificanti a zero calorie e declino cognitivo: una ricerca brasiliana scopre un preoccupante legame
WinToUSB trasforma una chiavetta USB in un sistema Windows perfettamente funzionante
Meta accede a tutto il rullino fotografico senza permesso. Ma disattivare si può: ecco come
Agosto 2025
Google, stop all'obbligo di usare Gmail per gli account Android
Browser IA, l'allarme di Malwarebytes: ingannare gli assistenti e rubare dati è fin troppo semplice
Lo script che estende gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10 anche senza account Microsoft
La Danimarca saluta la posta cartacea: la consegna delle lettere terminerà alla fine dell'anno
PayPal, allarme sicurezza: i dati di 15,8 milioni di account in vendita sul dark web
Volkswagen, microtransazioni nelle auto: per utilizzare tutti i cavalli bisogna abbonarsi
Windows 11 24H2, dopo l'aggiornamento i dischi scompaiono. E i dati possono corrompersi
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 18 settembre


web metrics