Gli animali diventano batterie viventi per alimentare dispositivi elettronici, come microcamere di sorveglianza.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-03-2012]
Chiocciole-cyborg che producono energia elettrica e fungono da spie, ricognitori o sistemi di sorveglianza: è questo uno dei progetti su cui stanno lavorando ricercatori della Clarkson University di Potsdam (USA) e dell'Università Ben-Gurion di Bersabea (Israele).
Il team di ricercatori guidato dal professor Evgeny Katz (della Clarkson University) ha impiantato in alcune chiocciole degli elettrodi fatti da sottili fogli di nanotubi di carbonio (chiamati Buckypaper).
Tali elettrodi, sfruttando il glucosio presente nell'emolinfa, insieme all'ossigeno e a certi enzimi, permettono all'animale di generare elettricità che i ricercatori sono stati in grado di misurare.
Tutto ciò è possibile mentre l'animale vive in maniera sostanzialmente normale: «le nostre chiocciole» - ha spiegato Evgeny Katz - «hanno vissuto per mesi con gli elettrodi impiantati mangiando, bevendo, muovendosi e via di seguito».
Gli animali fungono così da batterie viventi, che si ricaricano semplicemente nutrendosi e riposandosi.
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La quantità di elettricità creata in questo modo è ancora inferiore a quella di una pila AAA, ma nuovi esperimenti permetteranno di aumentare questo valore.
Uno dei passi successivi è l'installazione di dispositivi microelettronici sul corpo dell'animale: una chiocciola-cyborg potrà per esempio essere dotata di una videocamera o di un sensore di gas.
«In futuro, i bioelettrodi saranno connessi a dispositivi microelettronici (che rilevano e trasmettono senza fili) fissi al corpo della chiocciola, che sarà rilasciata e potrà muoversi quanto e come vorrà» spiega Katz.
Questo tipo di esperimenti apre la strada, oltre che a scenari in stile Matrix con gli uomini usati come batterie, ad applicazioni mediche: il principio, infatti, un giorno potrebbe essere utilizzato per realizzare dispositivi medici da impiantare all'interno del corpo umano e che si alimentano grazie alle biocelle a combustibile al glucosio sperimentate nelle lumache.
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