L'Agcom e quella voglia insopprimibile di censurare il web

L'Authority rivendica il potere assoluto di rimuovere contenuti dal web, senza passare da un magistrato. E lo otterrà a breve.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-02-2014]

angelo marcello cardani agcom

Angelo Cardani, attuale presidente di Agcom, è un professore bocconiano, molto amico di Mario Monti.

È stato essenzialmente per questo rapporto di fiducia personale che l'ex presidente del Consiglio gli ha assegnato il posto che ora ricopre.

Certo, Mario Monti era un "premier a tempo", che non era stato eletto e aveva la fiducia del Parlamento (o meglio, di una parte di esso) con l'unico e preciso scopo di rimettere i conti dell'Italia in ordine; eppure ha nominato Cardani alla presidenza dell'Agcom.

Poi, alle elezioni, ha voluto presentare un proprio partito, il quale ha ottenuto soltanto il 10% dei voti; intanto, però, Cardani era stato nominato. Ed è ancora lì.

Oggi Cardani ha un ottimo stipendio anche se, come molti altri, sostiene che guadagnava di più prima (il che spinge a chiedersi perché allora non torni a fare quello che faceva). Ma al di là di quanto guadagni, quello che conta veramente è che ha realizzato un regolamento per la tutela del copyright che è - a dir poco - preoccupante.

Questo regolamento infatti conferisce all'Agcom il potere di rimuovere contenuti dal web senza passare dalla decisione di un giudice: è sufficiente che l'Autorità stessa ritenga che tali contenuti violino le leggi sulla tutela del diritto d'autore.

Si tratta di un potere enorme e ritenuto da moltissimi giuristi e cittadini comuni addirittura incostituzionale. Il regolamento Agcom entrerà in vigore il 31 marzo. Ma non è finita qui.

Sondaggio
Come vedi il futuro dell'umanità, in ambito scientifico?
Il futuro è nella condivisione delle conoscenze. L'arroganza delle multinazionali nei confronti della proprietà intellettuale è solo il canto del cigno: infatti grazie alle tecnologie il sapere non potrà più essere detenuto da pochi potenti.
Per tutelare ricerche che richiedono investimenti cospicui, la proprietà intellettuale è uno strumento equo e ragionevole. Lo strapotere attuale della grande industria va solo limitato nel tempo ed emendato dagli aspetti più truci.
Lo scenario più probabile è un doppio binario tra scienza proprietaria e open source. La prima coprirà i settori che richiedono investimenti a lungo termine, la seconda quelli in cui la cooperazione raggiunge i risultati migliori.
Il potere si concentra dove c'è il denaro. Volenti, o nolenti, i big dell'economia mondiale si accaparreranno tutte le fonti di conoscenza, e sapranno farle fruttare a dovere, per il bene dell'umanità.

Mostra i risultati (1684 voti)
Leggi i commenti (6)

Come si sa, l'appetito vien mangiando. Cardani si è chiesto recentemente: se l'Agcom dovesse ritenere offensivo un qualsiasi contenuto della Rete, o se anche lo ritenesse soltanto sospetto di istigare all'odio, perché non dare all'Agcom stessa anche il potere di rimuovere tale contenuto dalla Rete? Naturalmente senza un processo, senza passare da un giudice.

Il presidente dell'Autorità ha infatti affermato di volere che finisca «la libertà dell'insulto» che attualmente vige nel web.

Su questo Cardani è pronto a intervenire: un po' come è successo in Turchia.

Invece altri temi importanti come il caso Telecom Italia sono tabù per l'Agcom, un'authority che appare troppo timorosa di disturbare i poteri forti, italiani e stranieri. Eppure proprio questi dovrebbero essere i temi di sua competenza.

Al contrario, l'Agcom non dispone del potere di legiferare in materia di libertà costituzionali: è una prerogativa che non appartiene nemmeno al Governo, ma spetta soltanto al Parlamento.

È in quella sede che i parlamentari devono poter decidere, in assoluta libertà (anche dai loro partiti) e nel rispetto assoluto della nostra Costituzione.

Essa infatti sancisce in modo solenne, dopo l'esperienza del fascismo, la più completa libertà di espressione; nel caso in cui si violi il rispetto degli altri ci può essere una punizione, ma può essere comminata unicamente da un giudice e in un regolare processo, con tutte le garanzie del caso.

Angelo Cardani dovrebbe farsene una ragione.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 10)

{Franco}
Concordo con la necessita di abolire Agicom' come per molte delle altre authority inattive ma altisonanti. Temo pero che dovremo farcene una ragione o una strategia per renderle democratiche e utili
23-6-2014 00:47

Sono seriamente preoccupato: in questo paese ci siamo tenuta una legge elettorale - che è stata dichiarata incostituzionale solo grazie all'abnegazione di un singolo cittadino - per la bellezza di quasi dieci anni e adesso ne viene proposta un'altra che di costituzionale ha ben poco di più e tutto ciò è fatto da parlamentarti più o meno... Leggi tutto
26-2-2014 18:31

Quoto. Un'associazione TOTALMENTE di parte si alza la mattina, viene messa li, gli danno prerogative ALLUCINOGENE come bypassare gli organi costituiti e riconosciuti e BON. Mi sembra impossibile che possa essere costituzionale, loro e le loro prerogative. Soprattutto per un comparto come la comunicazione. Stiamo a vedere. :butthead: Leggi tutto
25-2-2014 17:20

Perché Zeus non si fa promotore di un referendum a riguardo, coinvolgendo magari anche le Associazioni dei Consumatori ? (non so se sia il caso con partiti e movimenti vari)
25-2-2014 14:38

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Fidanzati sospettosi o inguaribili diffidenti, qual è la vostra arma preferita tra quelle che Facebook mette a disposizione di voi gelosoni per controllare il vostro partner?
I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

Mostra i risultati (437 voti)
Ottobre 2025
Pericolo! Stampante nuova!
Internet delle cose, dobbiamo abituarci alla morte
WhatsApp, arrivano i nomi utente: presto sarà possibile prenotare quello preferito
Guida autonoma in 60 città italiane: Italia primo laboratorio europeo per i test
Infotainment in auto, nuove regole: i veicoli smart dovranno avere un'autoradio FM/DAB+
Mozilla introduce Firefox VPN: navigazione cifrata nel browser. Privata e gratuita
Windows 11 25H2: debutta il menu Start con layout dinamico e integrazione con lo smartphone
DAZN chiede 500 euro di risarcimento a 2000 utenti già multati per pirateria. E minaccia cause
Energia elettrica: il prezzo cambia ogni 15 minuti. Fasce orario stravolte, la sera costa di più
Clothoff bloccata in Italia: il Garante Privacy ferma l'app che spoglia le persone con la IA
Open Printer, stampante inkjet open source. Cartucce ricaricabili, design modulare e niente DRM
Amazon Prime elimina la prova gratuita in Italia: i giorni di test passano da 30 a 7. E si pagano
Settembre 2025
SPID a pagamento, l'era gratuita è finita: le Poste introducono un canone annuale
YouTube ammette: "Obbligati dall'amministrazione Biden a sospendere certi canali"
Commodore 64 Ultimate convince: boom di vendite, acquisizione anticipata
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 25 ottobre


web metrics