Gli sforzi delle major contro lo scambio di file musicali sono solo una perdita di denaro, la battaglia ormai è perduta. Lo dice una ricerca commissionata da Microsoft.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-12-2002]
Secondo il sito Tv Meets The Web, una ricerca commissionata da Microsoft sarebbe arrivata alla conclusione che la battaglia, da parte dell'industria musicale, contro lo scambio peer-to-peer (P2P) di file musicali è ormai perduta, e che gli sforzi per contrastare questo scambio sono essenzialmente una perdita di tempo e di denaro.
La ricerca enfatizza come fattori determinanti la diffusione dei network P2P, la commercializzazione di masterizzatori CD e DVD sempre più tecnologicamente evoluti, e il fallimento dei sistemi DRM (Digital Right Management) finora sviluppati. Nonostante qualche vittoria (ricorderete i recenti casi Napster e Madster) la disponibilità di memorie di massa sempre più capaci ed economiche, la diffusione della banda larga e il numero di fonti (coloro che mettono a disposizione i propri file musicali) è in continuo aumento. Soltanto chiudendo queste fonti l'industria musicale potrebbe vincere; visto il loro numero, in continua crescita, si tratta essenzialmente di una battaglia persa in partenza.
Anche gli sforzi compiuti nella direzione DRM sono finora falliti: l'utente è sempre riuscito ad aggirare le protezioni anti-copia. Tecnologie alternative, come la digital water-marking sono considerate troppo restrittive, limitando il numero di sistemi sui quali un CD può essere ascoltato, e potenziali fonti di ricorsi legali da parte dei consumatori.
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