Sarà un autunno-inverno all'insegna dello spamming telefonico.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-09-2003]
La stagione fredda sarà all'insegna del telemarketin selvaggio? Saremo perseguitati da decine di telefonate al giorno di petulanti operatori/trici che ci vorranno proporre abbonamenti telefonici, Internet, Adsl, assicurazioni, enciclopedie, abbonamenti a periodici o venderci case e mobili durante i pasti e anche prima e dopo? Si, purtroppo è molto probabile: perché?
Tra tutte le forme di pubblicità e di promozione delle vendite il telemarketing è diventata la più comoda e conveniente. Mentre il porta a porta è sempre più difficile e faticoso perché sempre meno gente si trova in casa ed è disposta a riceverti, i numeri telefonici sono a disposizione di tutti: per poche decine di euro puoi comprarti un Cd-Rom di Pagine Bianche e Gialle di tutta Italia, sul Web trovi decine di siti che ospitano elenchi telefonici consultabili gratis. Con poche centinaia di euro decine di operatori ti vendono elenchi redatti secondo le esigenze del marketing: numeri aggregati per territorio, categoria merceologica, sesso, età, e con qualche migliaio di euro secondo profili di gusti, interessi, hobbies.
Il costo delle telefonate non è mai stato così basso: a parte le compagnie telefoniche, come Telecom Italia, Wind-Infostrada, 3 e tante altre per le quali il traffico telefonico è la materia prima a costo quasi zero anche per le altre aziende è possibile acquistare quantità di traffico a costi estremamente convenienti, molto più bassi di un mailing postale (sempre più caro), di una affissione murale o su un mezzo in movimento, per non parlare di uno spazio sulla stampa o di uno spot televisivo.
Aggiungiamoci poi sistemi telematicie software sempre più sofisticati per gestire il telemarketing, delle vere e proprie "batterie di artiglieria" e il quadro è completo.
E allora telemarketing a go-go. Le difese per il singolo utente sono poche: essere scortese e buttare giù subito, dire "attenda un attimo" e fare aspettare ore l'operatore all'apparecchio come si consiglia in simpatici blog, chiedere telefonicamente a 187 di Telecom Italia e a 155 di Wind-Infostrada di non essere più disturbati almeno da loro, ricordarsi sempre di sbarrare con la crocetta il NO sulle richieste di consenso per ricevere comunicazioni pubblicitarie e telefoniche, scrivere per richiedere di essere cancellati dalle banche dati delle imprese più fastidiose.
Entro il 2004, per il prossimo elenco telefonico universale, ogni gestore telefonico, fisso e mobile, dovrà richiedere ai propri abbonati non solo se desiderano rimanere in elenco o passare riservati ma se vogliono ricevere pubblicità telefonica da chiunque, come ad esempio si è fatto negli Usa per decisione del Congresso, ma, nel frattempo, rassegnamoci all'ultimo bombardamento che, forse, sarà a tappeto e di proporzioni mai viste.
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