Linux è per i tirchi? No. Grazie! Voglio l'Enterprise

Chi sostiene che Linux ha valore come prodotto di basso costo ha perduto il treno, anzi l'Enterprise.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-10-2003]

Immaginate che qualcuno vi stia indicando una meravigliosa luna piena e voi ve ne uscite con un bell'apprezzamento sulle unghie del dito puntato. Bella figuraccia, no?

È più o meno quello che considero di quanti si affannano a sottolineare le qualità di Linux in base al suo basso costo.

Questo non è falso (ma potrebbe esserlo: nessuno impone che il Software Libero debba essere pubblico o gratuito, potrebbe costare un sacco di soldi ed essere rilasciato ad un unico cliente), ma sarebbe un po' come valutare una miniera d'oro per il fresco riparo che è possibile trovarvi, mentre tutti sono indaffarati a tirarci fuori pepite. Si rischia di fare la figura degli idioti.

Sono esemplari una serie di articoli di Michele Bottari pubblicati su ZeusNews conditi da un corposo approfondimento sul valore della tirchieria come stile di consumo e quindi di orientamento della produzione verso bassi prezzi piuttosto che altre valutazioni di valore (come la qualità del bene, o la funzionalità, o altro). Seguono elucubrazioni varie sull'ecologia e la lotta alla povertà.

Dirò subito che condivido abbastanza l'affascinante argomentazione non solo dal punto di vista teorico ma attraverso il mio personale approccio all'acquisto, ad esempio, in campo tecnologico. Non v'è quindi una critica alla tesi nel suo complesso, che tanto non sarei in grado di affrontare. Ma poiché questa tira in ballo esplicitamente Linux sarà bene che si dicano due parole in merito.

L'autore pone Linux tra gli esempi di "prodotti di fascia bassa" come quelli degli hard discount o la prima spartana Panda della Fiat (solo per campanilismo, perchè esisteva già la 2CV Citroen). E conclude che l'Open Source dovrebbe orientarsi a recuperare i computer obsoleti che sono pur sufficientemente buoni. Stiamo guardando il dito mentre dietro splende la Luna.

Limitarsi a questo, infatti, significa sottovalutare completamente la portata (questa sí rivoluzionaria) della capacità dell'Open Source di essere un bacino di funzionalità pronte, da comporre secondo la necessità e la creatività di chi le ha in mano.

Orientarsi a recuperare hardware buono per la spazzatura, quando abbiamo in mano gli strumenti per poter assecondare la creatività umana nelle sue idee più ardite è una battaglia di retroguardia che rischia di essere più controproducente che inutile.

L'abbaglio della new economy - da cui Michele Bottari fa partire la propria tesi - però non è tanto imputabile alla sopravvalutazione degli investimenti tecnologici quanto alla estrema sottovalutazione dell'impegno necessario nella realizzazione del software (presenza ubiqua ormai) che avrebbe dovuto sopportare le fantasiose idee promosse da queste idee.

Abituati a un livello qualitativo di realizzazione delle perenni beta di software proprietario tra l'indecente e il pietoso, i professoroni analisti che valutavano queste imprese hanno facilmente sopravvalutato la capacità di queste aziende di raggiungere gli obiettivi promessi.

Ma sviluppare software-che-funziona è dannatamente difficile, come ben sa Microsoft che pur avendo oltre il 90% delle risorse in questo campo ancora non ci è riuscita. Come avrebbero potuto fare questi microbi che per la maggior parte amavano la prosopopea del tutto-proprietario tutto-brevettato, senza neppure capire cosa stessero dicendo, senza la minima conoscenza dell'intricato mondo dello sviluppo del software, educati nella fasulla semplicità dei sistemi RAD per lo sviluppo rapido delle applicazioni (avrei aneddoti da raccontare tra l'esilarante e il tragico...).

L'unica possibile fonte di innovatività futura, in tutti quei campi in cui il software è centrale, cioè tutti, dalla colonizzazione spaziale all'agricoltura di massa, dall'energia individuale al trasporto privato, non può non avvenire attraverso l'approccio Open Source. Non avrebbe senso e sarebbe tremendamente più costoso fare altrimenti. Nessuna economia ideologica potrà mai sostenere tali inutili sprechi.

Dietro il Linux ottimo per far risorgere i computer obsoleti ("perchè un 386 è una tremenda cosa da sprecare" dice sempre Linus Torvalds) c'è quindi il Linux (e l'approccio Open Source) dei componenti software pronti ad essere adattati con il minimo sforzo a qualsiasi nuovo innovativo progetto. Il software è lí e si può prendere senza chiedere il permesso a nessuno né firmare nessun contratto.

Questa è l'onda che sta travolgendo l'economia del software proprietario non l'informatica cincischiata nei centri sociali o delle organizzazioni no-profit. Affermare che Linux avrebbe successo come prodotto di fascia bassa è invertire completamente l'ordine di valutazione mettendo "il vile denaro" davanti al valore immortale della libertà individuale. Da questo punto di vista Linux è il prodotto software della fascia più alta mai vista in precedenza.

Inoltre, attualmente i costi di conversione e migrazione verso Linux sono chiaramente più alti - sia in termini prettamente economici che umani - cosí come più alte sono le tariffe professionali e quindi gli stipendi specialistici, vista la penuria di persone veramente preparate. Eppure Linux cresce, forse perché l'affrancarsi dai legacci dell'approccio proprietario ha molto più valore di quello che normalmente si pensa.

Quindi l'Enterprise di Star Trek sta passando per portarci verso nuovi strani mondi, però c'è sempre qualcuno che la scambia per un grande ombrellone. "Quanta bella ombra..."

Emmanuele Somma - www.exedre.org

Questo articolo è apparso come editoriale su Linux Magazine n. 34 Settembre 2003

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 19)

Salve a tutti e scusate l'intrusione, ma credo si stia facendo un po' di confusione. E' vero, nonostante le cose stiano progressivamente migliorando dal punto di vista dell'usabilità, soprattutto grazie distro come ubuntu (e derivate) e mandriva, l'utente finale percepisce ancora, purtroppo, linux come più difficile di windows. ... Leggi tutto
29-4-2006 13:45

{luca}
Sono un informatico!! windows vs linux Leggi tutto
28-4-2006 02:36

Ferretti
A proposito di questo Leggi tutto
3-3-2004 13:01

Nicoletta
eccome no! Leggi tutto
15-10-2003 10:56

il caro leader
L'infedele Leggi tutto
14-10-2003 16:23

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