I presidenti di Camera e Senato hanno nominato nei giorni scorsi Guazzaloca e Pilati quali commissari dell'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato. Peccato che sorgano spontanee delle domande circa l'imparzialita' dei due nuovi prescelti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-01-2005]
Fioccano le nuove nomine all'Antitrust: i presidenti di Camera e Senato, Casini e Pera, di comune accordo, assegnano a Giorgio Guazzaloca e Antonio Pilati i posti vacanti dall'11 novembre 2004, prima occupati da Michele Grillo e Marco D'Alberti. Comincia una nuova era per l'Authority, o forse il progetto del centro-destra di occupare il potere sta sconfinando anche nel contropotere.
Istituita su obbligo della normativa comunitaria, con la legge del 1990 (un secolo esatto dopo la prima disciplina a tutela della concorrenza, lo Sherman Act degli USA), l'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che ha il compito di vigilare sulle intese restrittive della concorrenza, sugli abusi di posizione dominante nei mercati, sulle concentrazioni e in materia di pubblicita', dovra' ora occuparsi anche delle situazioni di conflitto di interessi. Lo dice la legge Gasparri.
Mai come ora questo "contropotere", al pari delle altre autorita' indipendenti, dovrebbe essere composto da membri super partes e addetti ai lavori, "persone di notoria indipendenza da individuarsi tra magistrati del Consiglio di Stato, della Corte dei conti o della Corte di Cassazione, professori universitari ordinari di materie economiche o giuridiche, e personalità provenienti da settori economici dotate di alta e riconosciuta professionalità".
Pilati invece e' "l'uomo della maggioranza", principale artefice delle soluzioni tecnico-legislative della Gasparri. Commissario garante all'AGCoM dal 1998, ha maturato esperienze nel settore della comunicazione, anche digitale.
Tralasciamo pure la clausola di incompatibilita' che vieterebbe a chi ricopre la carica di membro dell'Autorita' Garante per le Comunicazioni di lavorare per gruppi televisivi o telefonici, insomma aziende di Telecomunicazioni, prima di un periodo di almeno sette anni. Rimane difficile pensare che il Professor Pilati possa vigilare sul conflitto di interessi essendo egli stesso al centro di un "conflitto di interesse".
Chissa' cosa ci attende l'anno nuovo, visto che l'8 marzo scade la durata della carica del presidente dell'AGCM, la cui nomina spettera' al Presidente del Consiglio, secondo la nuova legge. Un altro attacco all'indipendenza dell'organo.
Perche' a questo punto non nominare Antonio Marzano? Gia' ipotizzato come possibile candidato, l'attuale ministro eletto in Forza Italia, per assicurare alla maggioranza una completa impunita', giustificherebbe ancora una volta la nostra "anomalia italiana".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|