Il supporto alle reti LTE funziona solo in America: le associazioni di consumatori attaccano, Apple promette rimborsi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-03-2012]
Al di là del Retina Display e della sua risoluzione elevata, l'altra novità importante portata dal nuovo iPad è il supporto alle reti LTE (chiamate anche, seppur per certi versi impropriamente, 4G).
Apple si è infatti impegnata a fondo per ricordare nella campagna di marketing a tutti i possibili acquirenti che tra i punti di forza del tablet c'è il supporto alle reti mobili veloci.
Il problema è che tale supporto vale solo per il Nord America: in tutto il resto del mondo l'iPad funziona utilizzando la "normale" tecnologia 3G, particolare che Apple in realtà indica, ma non troppo chiaramente.
A ritenere che l'azienda di Cupertino non abbia brillato per chiarezza in questo campo è l'Australian Competition and Consumer Commission (in pratica, l'antitrust locale), secondo la quale Apple sarebbe colpevole di pubblicità ingannevole: avrebbe pubblicizzato il supporto alle reti 4G da parte dell'iPad pur sapendo che ciò, in Australia (così come peraltro in Europa), non corrisponde al vero.
Il motivo del mancato funzionamento è tecnico: l'iPad supporta la tecnologie LTE che opera alle frequenze di 700 e 2100 MHz (usate negli USA) ma non quella che opera a 1800 MHz (frequenza adoperata in Australia).
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Le indagini avviate dalla Commissione australiana hanno improvvisamente svegliato il mondo, rendendo noto quanto in realtà si sapeva già da tempo, e costretto Apple a rimediare in qualche modo al danno d'immagine: l'azienda ha infatti annunciato risarcimenti per quanti abbiano acquistato l'iPad credendo di potersi connettere alle reti 4G, e modificherà le campagne pubblicitarie in modo che l'incompatibilità sia annunciata in modo evidente.
Il caso australiano rischia poi di non restare isolato: le associazioni dei consumatori in Svezia (dove esiste una diffusa copertura 4G, anche questa incompatibile con l'iPad) sono pronte a sostenere chiunque avanzi reclami, e pare che anche quelle italiane si preparino a muovere contro Apple, e per ora stanno valutando la situazione.
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