Protezione del software: copyright o brevetto? Una petizione contro la brevettabilità.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-08-2003]
Zeusnews ha già affrontato uno degli aspetti più inquietanti dell'EUCD, la possibile estensione del sistema brevetto al software, permettendo di mettere sotto tutela legale non solo un codice, ma le funzioni di un programma. Per esempio, se io riuscissi a brevettare (per primo) un correttore ortografico per il mio word processor, potrei impedire ai miei concorrenti non solo l'utilizzo del mio programma, ma anche il concetto stesso di correttore ortografico, fino alla scadenza del brevetto.
In un articolo su inTerzaPagina.it, "Il pericolo delle e-patents", Paolo Laitempergher ci informa di una petizione, sostenuta dalla EuroLinux Alliance, nonché da aziende e associazioni «open source» europee, per "avvertire le autorità europee dei pericoli dei brevetti sul software".
Secondo Laitempergher, il passaggio dal copyright al brevetto sul software avrebbe conseguenze pericolose per vari motivi. Innanzi tutto permetterebbe la creazione di altri monopoli di fatto. Questo, inoltre, ostacolerebbe l'interoperabilità tra sistemi diversi, in assenza di una volontaria ed improbabile trasparenza tra detentori di brevetto. Dal punto di vista della stabilità e sicurezza, poi, il produttore potrebbe evitare di comunicare eventuali punti deboli, che di fatto danneggerebbero l'immagine del prodotto, con la scusa che potrebbero essere "informazioni sensibili". Infine, ma non meno importante, il tutto costituisce una notevole restrizione della libertà di espressione.
Cito ancora dall'articolo: le attuali leggi "rendono molto complicato brevettare qualsiasi cosa che non sia una macchina che includa un programma e che abbia un effetto tecnico ed un'applicazione industriale". Questo impedisce, oggi, di brevettare il software. Chi aderisce alla petizione chiede di far rispettare queste norme.
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