L'energia prodotta è completamente pulita e praticamente illimitata.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-11-2015]
L'evaporazione è un fenomeno talmente noto che probabilmente non ci pensiamo mai, ma si tratta di una delle forme di trasferimento dell'energia più diffuse.
Finora non sembrava possibile poter sfruttare tale energia, ma un gruppo di scienziati della Columbia University ha trovato il modo di farlo, e ha pubblicato i risultati dello studio che spiega come ciò sia possibile su Nature Communications. L'articolo continua qui sotto.
Ha quindi sviluppato un primo dispositivo. Ha posizionato delle spore su entrambi i lati di un sottile nastro, simile a quello delle audiocassette e constatato che, esponendo il nastro all'aria secca, le spore si contraevano, modificando la forma del nastro stesso che diventava ondulata. Al contrario, con l'esposizione all'aria umida le spore si dilatavano, rendendo il nastro nuovamente dritto.
Ha quindi posizionato il tutto in una scatola di plastica galleggiante sull'acqua e vi ha posto delle saracinesche nella parte alta, collegandole al nastro. Quando il nastro si raddrizza al massimo a causa dell'umidità presente nella scatola, le saracinesche si aprono; l'umidità così esce, il nastro inizia a curvarsi e le saracinesche si richiudono. L'umidità ricominci a salire e il processo riparte da capo.
Il dispositivo s'è dimostrato in grado di produrre energia sufficiente ad alimentare una fioca luce. Partendo da questo risultato, Sahin ha sviluppato il secondo dispositivo.
Questa volta ha creato una ruota di plastica sulla quale ha posto delle strisce di nastro, coperto da un lato con spore. Metà ruota è protetta da una copertura e si trova in un ambiente più umido, mentre l'altra metà resta scoperta e si trova in un ambiente più secco.
Il movimento del nastro dovuto alla contrazione e all'espansione delle spore va girare la ruota, che diventa così a tutti gli effetti un motore rotativo, ribattezzato dai ricercatori Moisture Mill (Mulino a umidità).
Il Moisture Mill si è dimostrato piuttosto efficiente riuscendo a generare energia sufficiente ad alimentare una macchinina giocattolo, che può quindi a buon diritto considerarsi la prima auto a evaporazione.
Secondo Sahin in un futuro l'energia ricavata in questo modo potrà essere sufficiente ad alimentare un vero veicolo, e una versione più grande del Moisture Mill potrà essere usata per produrre elettricità: la si potrebbe piazzare nelle vicinanze di un grande specchio d'acqua per sfruttarne l'evaporazione naturale. Sahin ritiene che produrrebbe tanta elettricità quanta una turbina eolica.
Qui sotto, il video che illustra le scoperte del team.
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