Dall'amare i gatti a fare uso di alcol e droghe ricreative, tutti gli strani tratti che secondo i ricercatori distinguono le persone più brillanti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-01-2016]
La misura dell'intelligenza è una delle attività più complicate e criticate che esistano. Anche i test che "misurano" il quoziente d'intelligenza sono da tempo e da più parti criticati: ci sono psicologi che li rifiutano poiché affermano che avvantaggerebbero certi gruppi sociali a discapito di altri, o perché ritengono che l'apporto della creatività non venga tenuto in debita considerazione.
Tuttavia, appaiono sempre nuove ricerche in base alle quale di volta in volta gruppi di psicologi affermano di aver scoperto un modo nuovo, e più efficiente, per misurare le capacità cognitive.
Di seguito presentiamo quindi quelli che, in base a determinati studi, vengono considerati come segni indicatori di una maggiore intelligenza rispetto alla media, cercando di rispondere alla domanda: quali sono le persone più intelligenti?
Ci sono alcune ricerche secondo le quali prendere lezioni di musica da bambini aiuta a sviluppare l'intelligenza. Nel 2004, per esempio, Glenn Schellemberg dell'Università di Toronto rilevò che il quoziente intellettivo in bambini di sei anni che avevano preso per nove mesi lezioni di piano o di canto era più elevato rispetto a quello dei coetanei che non avevano seguito alcuna lezione, o avevano seguito lezioni di teatro.
Un altro studio, risalente al 2011, pare confermare le scoperte di Schellemberg: è stato provato che l'intelligenza verbale di alcuni bambini tra i 4 e i 6 anni è aumentata dopo appena un mese di lezioni di musica.
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Tuttavia nel 2013 Schellemberg ha condotto un altro studio che ha messo in dubbio la correlazione tra le lezioni di musica prese da bambini e lo sviluppo dell'intelligenza.
Secondo quest'ultima ricerca non è lo studio della musica a sviluppare l'intelligenza: invece, si tratta di caratteristiche presenti nella personalità dei bambini a permettere loro di raggiungere risultati migliori rispetto alla media. Non è la musica a sviluppare l'intelligenza, ma sono i bambini più dotati a preferirla e a usarla per tenere in esercizio le proprie qualità: «Si possono spiegare pressoché tutti i dati esistenti dicendo che sono i bambini più brillanti a prendere lezioni di musica» afferma il professor Schellemberg.
Che l'allattamento al seno sia preferibile è convinzione di molti. Secondo una ricerca del 2007, però, la sua efficacia benefica si rivela anche nello sviluppo dell'intelligenza del bambino.
Lo studio è stato condotto in Gran Bretagna e Nuova Zelanda su un gruppo di 3.000 bambini. I ricercatori hanno scoperto che coloro che erano stati allattati al seno, e che erano in possesso del gene FADS2, ottenevano un punteggio di sette punti superiore nei test per misurare il QI rispetto a quanti non erano stati allattati naturalmente, oppure lo erano stati ma non possedevano il gene FADS2.
Tuttavia gli studiosi hanno affermato che la correlazione tra questi tre elementi - allattamento, gene, alti punteggi nei test - non è chiara e che occorreranno ulteriori studi per capirla.
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