Non si tratta di una truffa, ma di un'ulteriore misura di sicurezza.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-06-2025]
In questi giorni molti utenti di WhatsApp stanno ricevuto un messaggio dall'account ufficiale dell'app che invita ad aggiungere un indirizzo email per aumentare la sicurezza del proprio account. La comunicazione proviene da un account verificato con la spunta blu e il badge ufficiale di WhatsApp, garantendo che non si tratta di una truffa, recita: «Aggiungi la tua e-mail per una maggiore sicurezza», e include il link Inizia per avviare la procedura.
Questa funzione consente di associare un indirizzo email all'account WhatsApp, allo scopo di offrire un ulteriore livello di protezione. Come spiega il Centro di Assistenza di WhatsApp, l'email permette di recuperare l'account in caso di problemi con la verifica tramite SMS o chiamata, per esempio quando il telefono non è connesso o il numero non è accessibile. Il procedimento da seguire è semplice: cliccando su Inizia dall'app (non da WhatsApp Web), l'utente deve scegliere un indirizzo email; quindi riceverà alla casella indicata un codice di verifica a sei cifre da inserire nell'app per completare la configurazione. L'email scelta non sarà visibile da altri utenti.
Questa novità si affianca ad altre misure di sicurezza introdotte di recente, come la verifica in due passaggi con PIN a sei cifre, annunciata a maggio 2025. L'obiettivo è proteggere gli utenti da tentativi di furto dell'account, come la truffa del codice a sei cifre, in cui i malintenzionati cercano di ottenere codici di verifica tramite messaggi ingannevoli. Aggiungendo un'email, gli utenti hanno un'opzione aggiuntiva per reimpostare l'account in caso di compromissione, riducendo il rischio di perdere l'accesso.
Proprio perché le truffe sono così diffuse, alcuni utenti potrebbero esitare a seguire le istruzioni inviate da WhatsApp. Tuttavia, la presenza della spunta blu e la descrizione ufficiale dell'account confermano l'autenticità della richiesta. WhatsApp sottolinea inoltre che le sue comunicazioni ufficiali non chiedono mai informazioni personali sensibili: è un dettaglio importante da ricordare per distinguere i messaggi legittimi da potenziali frodi.
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