Contengono piombo e arsenico.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-02-2018]
Piombio, cromo, persino arsenico: è questo ciò che respirano quanti fanno uso di sigarette elettroniche stando a un recente studio pubblicato sull'Environmental Health Perspectives.
Autori della ricerca sono alcuni studiosi della Johns Hopkins University, i quali hanno preso in esame 56 diversi dispositivi presi in prestito da utenti abituali di e-sigarette: l'obiettivo era infatti mettere alla prova apparecchi effettivamente usati, così da tenere in considerazione anche eventuali modifiche e dell'inevitabile usura.
Tre sono gli elementi che sono stati sottoposti a esame: il liquido adoperato, quello presente nella "camera" interna della sigaretta elettronica, e l'aerosol emesso.
I ricercatori hanno così trovato conferma a una delle loro ipotesi, ossia il fatto che la resistenza usata per trasformare il liquido in vapore rilascia metalli tossici.
|
Il liquido in sé, infatti, generalmente non contiene quantitativi significativi di elementi pericolosi. Ma quando esso viene riscaldato all'interno dell'apparecchio, in oltre la metà dei casi considerati esso viene "arricchito" di livelli non indifferenti di cromo, nichel e piombo.
Non solo: in oltre il 10% dei campioni esaminati sono state trovate tracce importanti di arsenico, presenti già nel liquido di partenza. Se la presenza dei metalli citati in precedenza è da ascrivere alla resistenza metallica, quella dell'arsenico è più misteriosa.
«Abbiamo scoperto» - commenta uno degli autori dello studio, la dottoressa Ana Maria Rule - «che i tassi di emissione delle sigarette elettroniche sono simili a quelli delle sigarette per quanto riguarda elementi come cromo, nichel, zinco, piombo e argento (tutti tossici per i polmoni). E abbiamo trovato concentrazioni inferiori, nelle e-sigarette, di cadmio e arsenico».
È importante infatti non dimenticare che, se le sigarette elettroniche possono contenere elementi velenosi, anche quelle tradizionali naturalmente non ne sono prive; anzi, sono presenti in quantità maggiore.
Ciò che però preoccupa la dottoressa Rule è che «sappiamo che ci sono molti giovani utenti di e-sigarette che non hanno mai fumato». Convinti che il fumo elettronico non sia pericoloso, a differenza di quello di tabacco, ne usano e ne abusano.
In realtà - spiega ancora la dottoressa - bisognerebbe ricordarsi che per un fumatore è corretto fare un paragone tra sigarette normali ed elettroniche, finendo per preferire queste ultime in quanto meno dannose; ma per un non fumatore, il paragone da fare è tra la sigaretta elettronica e l'aria dell'ambiente in cui si trovano.
Per costoro, passare da nulla al fumo elettronico significa non certo ridurre il rischio di incorrere in problemi di salute, ma aumentarlo.
«I nostri risultati» - conclude la dottoressa - «si aggiungono alle prove esistenti che dimostrano come le e-sigarette siano una fonte importante di una gran varietà di metalli tossici. A causa della potenziale tossicità che risulta dall'esposizione cronica ai metalli presenti nell'aerosol delle e-sigarette, servono ulteriori ricerche al fine di quantificare con precisione l'esposizione ai metalli che risulta dall'uso delle e-sigarette, nonché le implicazioni per la salute umana, e per supportare l'introduzione di standard normativi a protezione della salute pubblica».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator