[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-06-2025]
Secondo quanto rivelato da alcuni inserzionisti e da documenti interni esaminati da Adweek, l'impressione che molti utenti di Amazon Prime Video hanno avuto nell'ultimo periodo non è frutto della loro fantasia: il carico pubblicitario è davvero aumentato, passando da una media di 2 - 3,5 minuti di annunci all'ora a un 4 - 6 minuti. Questo cambiamento, introdotto senza un annuncio pubblico, segna un'evoluzione non esattamente sorprendente nella strategia di monetizzazione del servizio di streaming, che aveva introdotto la pubblicità a gennaio 2024.
Inizialmente, Amazon aveva promesso un'esperienza con «significativamente meno annunci» rispetto alla TV tradizionale e ad altri servizi di streaming; tuttavia, a meno di 18 mesi dall'introduzione degli spot, l'azienda ha già raddoppiato la quantità iniziale. Prime Video si posiziona ora esattamente in mezzo tra i concorrenti: ha meno annunci di Paramount+, ma più di Netflix.
Il motivo di questa variazione è presto ipotizzabile: l'aumento degli annunci potrebbe ridurre il costo degli spot, rendendo Prime Video più attraente per gli inserzionisti. Tuttavia, sarà necessario tenere sotto controllo il grado di soddisfazione da parte degli utenti, che potrebbero reagire male a un'eccessiva quantità di interruzioni: di conseguenza, gli annunci potrebbero risultare meno efficaci, o addirittura far scappare gli spettatori.
Interrotaga in proposito, Amazon ha difeso la propria strategia, sottolineando tramite un portavoce l'impegno a «migliorare l'esperienza pubblicitaria piuttosto che semplicemente aumentare il numero di annunci mostrati». A questo fine l'azienda sta investendo in strumenti come Amazon Marketing Cloud e offerte di aste private per rafforzare la propria piattaforma pubblicitaria. Inoltre, Prime Video ha introdotto funzionalità come il reporting a livello di singolo show, che permette agli inserzionisti di analizzare le visualizzazioni, il CPM (costo per mille visualizzazioni) e i generi dei contenuti.
Finora, la pubblicità su Prime Video è stata ben sopportata. Nonostante le critiche iniziali Amazon non ha registrato un calo significativo di abbonati. Kelly Day, vicepresidente di Prime Video International, ha anzi dichiarato al Financial Times che il tasso di abbandono è stato «molto inferiore alle aspettative». Resta da vedere se questa fedeltà resterà intatta anche in seguito alle ultime novità.
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