Ne esiste pure una versione che costa come uno smartphone.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-07-2025]
C'è un nuovo progetto che ancora deve essere completato ma che si preannuncia come protagonista del settore della robotica umanoide, se manterrà quel che promette: è K-Bot, un robot umanoide open-source sviluppato dalla startup californiana K-Scale Labs. K-Bot è progettato per abbattere le barriere economiche e tecniche che limitano l'accesso alla robotica umanoide. A differenza di molti robot commerciali, che possono costare decine o centinaia di migliaia di euro, K-Bot è pensato per essere accessibile: il prezzo di listino è di 8.999 dollari, circa 7.700 euro al cambio attuale; inoltre, il progetto è completamente open source.
Con un'altezza di 1,4 metri e un peso di 35 chilogrammi, K-Bot si pone al centro di un ecosistema software avanzato la cui creazione è tuttora in corso, aprendo nuove possibilità per la sperimentazione nella robotica. È capace di maneggiare carichi fino a 10 kg e può operare per 4 ore consecutive prima di aver bisogno di ricaricare la batteria. Il progetto ha già raccolto oltre 1 milione di dollari in preordini in appena due giorni dal lancio e si inserisce in un movimento più ampio verso la «democratizzazione» della robotica.
Il robot si basa su componenti hardware facilmente reperibili e su un design che favorisce la personalizzazione. Gran parte della sua struttura può essere modificata o ampliata: agli utenti possono adattarlo a esigenze specifiche, che si tratti di ricerca accademica, sviluppo di applicazioni industriali o sperimentazioni hobbistiche. Il software open-source di K-Bot è uno dei suoi punti di forza. Include una sim2real pipeline che consente di trasferire i modelli di apprendimento addestrati in simulazione alla realtà e un firmware scritto in Rust per garantire efficienza e sicurezza. Modelli di apprendimento per rinforzo (RL) e visione-linguaggio (VLA) permettono al robot di apprendere compiti complessi attraverso l'interazione con l'ambiente.
Secondo Jingxiang Mo, co-fondatore di K-Scale Labs, l'obiettivo è «dare al mondo un robot umanoide open-source che chiunque possa possedere». Il messaggio ha trovato eco nella comunità tecnologica, come dimostrato dal rapido successo dei preordini. Questo approccio si allinea a progetti come il Berkeley Humanoid Lite, che utilizza componenti stampabili in 3D; il suo costo mantenuto sotto i 4.700 euro rende la robotica più accessibile a università e piccoli laboratori.
K-Bot si inserisce in un panorama competitivo in cui la robotica umanoide sta vivendo una crescita esponenziale. Il mercato globale dei robot umanoidi è previsto passare da 2 miliardi di dollari nel 2024 a 13,25 miliardi entro il 2029, spinto da progressi nell'intelligenza artificiale e nella potenza di calcolo. Aziende come Tesla stanno sviluppando soluzioni per l'industria: per esempio il suo robot Optimus ma anche Figure AI, con il modello Figure 02 testato negli stabilimenti BMW. Realtà cinesi come Unitree Robotics (con il modello G1) e PNDbotics (con Adam) puntano su mobilità e interazioni naturali. K-Bot si distingue per il suo focus sull'open-source: l'approccio è condiviso da iniziative come quella di Pollen Robotics e Hugging Face, che mirano a creare ecosistemi collaborativi per hardware e software robotici.
Un elemento chiave di K-Bot è la sua versatilità. Il robot può eseguire movimenti complessi, dal camminare al manipolare oggetti o mantenere l'equilibrio su superfici irregolari. Non raggiunge la sofisticazione di robot come il Protoclone di Clone Robotics, che vanta oltre 1.000 fibre muscolari artificiali e 200 «gradi di libertà» (K-Bot si ferma a 24); tuttavia K-Bot compensa con un costo significativamente inferiore e una maggiore accessibilità per sviluppatori non professionisti. La sua piattaforma software consente di integrare algoritmi personalizzati, rendendolo ideale per testare nuove soluzioni di controllo e navigazione.
L'introduzione di robot umanoidi accessibili potrebbe accelerare l'automazione in settori come la logistica, l'assistenza sanitaria e l'ospitalità, sollevando al tempo stesso timori sulla sostituzione dei lavoratori umani. I robot come K-Bot sono un'opportunità per ridurre i costi e per mantenere l'operatività 24 ore al giorno; ma lo spettro dell'aumento della disoccupazione è reale.
Il lancio di K-Bot è fissato per il mese di novembre: la versione che sarà rilasciata allora avrà tutta una serie di funzioni di base, dalla locomozione alla capacità di rispondere a comandi vocali; inoltre comprenderà un set di istruzioni gestibili tramite un'app. Da qui al 2028 K-Scale Labs progetta di portare il proprio robot a diventare completamente autonomo. Nel futuro c'è anche una versione ancora più economica, battezzata Z-Bot, che dovrebbe essere messa in vendita ad appena 930 euro e sarà dedicata agli sviluppatori e agli hobbisti.
Qui sotto, il video di presentazione.
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