[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-10-2025]
Fondata nel 2022 da un consorzio di istituti di ricerca e aziende industriali, la startup tedesca Gauss Fusionha annunciato l'intenzione di realizzare entro la metà dei prossimi anni '40 la prima centrale commerciale a fusione nucleare in Europa. Il progetto prevede la costruzione di un impianto da 200 MegaWatt nella regione della Baviera, con l'obiettivo di dimostrare la fattibilità industriale della fusione come fonte energetica stabile e carbon-free.
A differenza del grande reattore sperimentale ITER in costruzione nel sud della Francia, Gauss Fusion non mira a sviluppare un prototipo scientifico ma una vera e propria centrale destinata alla produzione di energia per la rete. L'azienda afferma che il progetto si basa su un approccio modulare e su tecnologie già validate in ambito scientifico, con l'intento di accelerare i tempi di realizzazione e ridurre i costi.
A differenza della fissione, la fusione nucleare non produce scorie radioattive a lunga durata e non comporta rischi di meltdown. Il processo consiste nel fondere nuclei di idrogeno (deuterio e trizio) per generare elio e liberare grandi quantità di energia. Tuttavia mantenere il plasma in condizioni stabili e contenuto magneticamente è una sfida ingegneristica ancora aperta. Gauss Fusion intende affrontarla con una combinazione di superconduttori ad alta temperatura, sistemi di confinamento magnetico avanzati e algoritmi di controllo basati su intelligenza artificiale.
L'azienda ha già avviato la fase di progettazione e sta cercando partner industriali e finanziari per sostenere lo sviluppo. Il sito bavarese è stato scelto per la presenza di infrastrutture energetiche esistenti e per la vicinanza a centri di ricerca come il Max Planck Institute. Se il progetto dovesse rispettare la tabella di marcia l'impianto potrebbe entrare in funzione prima della fine del prossimo decennio, anticipando le previsioni di altri consorzi internazionali.
Con un investimento stimato tra i 15 e i 18 miliardi di euro, la prospettiva di una centrale a fusione operativa entro la metà del secolo rappresenta un cambio di paradigma per il settore energetico europeo che finora ha considerato la fusione come una tecnologia da laboratorio con orizzonti temporali molto lunghi. Gauss Fusion propone invece un modello industriale con un impianto compatto, scalabile e integrabile nella rete elettrica esistente.
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