La mancanza di controlli sull'esistenza di indirizzi per alcuni domini di Google permette agli spammer di approfittarne e intasa le caselle degli utenti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-04-2008]
Forse Google non potrà essere ritenuto responsabile di spam in senso stretto, ma alcune mancanze o leggerezze nella configurazione dei suoi server di posta fanno sì che l'effetto, per gli utenti, sia identico.
Il problema è che non viene effettuato alcun controllo sull'esistenza dei destinatari per i domini googlegroups.com e blogger.com.
La cosa può essere facilmente controllata da chiunque: basta inviare un messaggio a un indirizzo di fantasia @googlegroups.com (o @blogger.com) e rapidamente si riceverà una risposta automatica che informerà dell'impossibilità di consegnare il messaggio (i cosiddetti bounce messages).
Per gli utenti i cui indirizzi vengono usati dagli spammer, quindi, tutto ciò si traduce in un'invasione della casella e-mail, composta da messaggi tecnicamente legittimi: ciò che viene chiamato backscatter spam.
Meglio sarebbe se i server di posta di Google rifiutassero le e-mail dirette a indirizzi non esistenti durante la transazione Smtp iniziale.
La compagnia di Mountain View non ha risposto alle sollecitazioni di chi si è trovato con questo problema, se non tramite un messaggio ancora una volta automatico, il quale ribadiva il fatto Google non sta facendo nulla di male.
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