Mentre la Mattel lancia una linea di accessori eco-compatibili, i veri ambientalisti non si lasciano prendere in giro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-05-2008]
Il terminet Greenwashing indica la pratica - fatta da aziende, industrie, entità politiche e via di seguito - di vantare virtù ambientaliste per le proprie iniziative o i propri prodotti al solo scopo di sviare l'attenzione dalle attività con un negativo impatto ambientale.
L'ultima compagnia a essere accusata di greenwashing è la Mattel, casa produttrice della bambola Barbie: a muovere l'accusa è il sito Eco Child's Play, un blog dedicato a quei genitori che si preoccupano dell'ambiente e pertanto scelgono i prodotti da comprare con quest'attenzione sempre in mente.
Pietra dello scandalo è la linea Barbie Bcause, pubblicizzata dalla Mattel come "una collezione in edizione limitata di accessori eco-compatibili per ragazze".
Mattel starebbe dunque cercando di lanciare una falsa immagine ecologista di sé stessa; un'immagine che però si scontra con la dura realtà: "Se Mattel vuole davvero essere verde", si legge, "perché non riduce quell'assurda quantità di imballaggio che usa per mostrare le proprie bambole?".
Secondo il vicepresidente marketing dell'azienda, "Barbie è il riflesso delle tendenze culturali correnti, e le ragazze sono sempre più attente a fare dichiarazioni verdi". Si tratta solo di una moda, insomma, di una tendenza: le vere ragazze "verdi", dice Eco Child's Play, non si lasceranno abbindolare.
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