Al suo primo esame di Stato per la Maturità, il Ministro della Pubblica Amministrazione Letizia Moratti rischia la bocciatura, per lo meno in tecnologia e modernità. Ha emesso una circolare che vieta l'accesso ai cellulari nelle scuole nei giorni delle prove di maturità, mentre i professori-commissari dovranno severamente vigilare che nessuno studente possa accedere a Internet o a un computer durante gli esami: le aule dove si trovano Pc dovranno rimanere chiuse. Una smentita clamorosa di tante affermazioni sulla modernizzazione della scuola.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-06-2002]
Letizia Moratti, imprenditrice e manager, già Presidente di un'azienda multimediale come la Rai, è stata giudicata da Berlusconi la persona più adatta ad attuare il suo programma di modernizzazione della scuola italiana, la scuola delle "3 I" (intese come Inglese, Impresa, Internet).
L'intento è far assomigliare le scuole alle piccole aziende, con i presidi-manager che si preoccupano di efficienza (e magari di profitti), aiutare le scuole private, preoccuparsi di inserire i giovani nel mondo del lavoro. Pragmatismo, efficienza, modernità sono state parole d'ordine che, ossessivamente, ripetute dal Ministro Moratti hanno suscitato la rivolta degli insegnanti e degli studenti: no all'aziendalizzazione della scuola, più solidarietà e attenzione alla cultura.
Probabilmente insegnanti e studenti si sono preoccupati eccessivamente: l'ultima cicolare della Moratti sugli esami di maturità dimostra ampiamente che tanti discorsi sulla modernizzazione della scuola erano più che altro slogan pubblicitari.
Bisogna scongiurare il pericolo degli SMS che permettono di copiare da un banco all'altro e di ricevere utili dritte da genitori complici e boy-girl friends interessati fuori dalla scuola, senza pensare agli MMS (gli Sms multimediali), poi al WAP, al GPRS, potenti aiuti, più dei vecchi fogliettini nascosti in parti più o meno intime.
Dovremo assistere a perquisizioni corporali accurate da parte di bidelli e professori, allo scopo di rintracciare cellulari sempre più microscopici e invisibili? Verranno installati dei "phone detector", venduti da qualche azienda (vera, non come le scuole della Moratti) per impedire l'ingresso dei telefonini, il cui possesso illecito determinerebbe, secondo la circolare, l'allontanamento da tutte le prove?
Il prossimo anno si potrebbe arrivare a schermare le scuole: potrebbe essere un business interessante e profittevole per garantire meglio lo svolgimento sereno delle prove. Tutti in aula con il telefonino che non potrà ricevere. Altrimenti, prove di soppravvivenza nel deserto, con uguale astinenza da cellulari e altre valenze positive di tipo turistico-culturale.
La Moratti ordina ancora che venga rigoramente proibito l'accesso ai Pc e a Internet, nonché la chiusura e la sorveglianza delle aule che contengono questi (diabolici?) strumenti di lavoro e di studio. Nessuno dovrà entrare nel Web durante gli esami.
Non sappiamo se la circolare contenga proibizioni del tipo: no a capelli lunghi, rasta o rapati, no a minigonne, sandali e altro. L'attenzione della Moratti ci pare più che altro tecnofobica, attenta a non turbare con gadget tecnologici la sacralità di un rito, come l'esame di maturità, che si perde nella notte dei tempi.
Dopo l'Esame di Maturità comincerà la vita vera: piena non solo di telefonini, ma anche di Pc e di Internet, dove i diplomati dovrebbero sapersi muovere con intelligenza, competenza, senso critico e, perché no, una prima base professionale. Ma alla Moratti, ministro-manager, questo non interessa. Oggi la Maturità... la Vita domani.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|