[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-12-2025]

OpenAI ha presentato ufficialmente la ChatGPT App Directory, in sostanza un vero e proprio "app store" che consente agli utenti di scoprire e installare applicazioni sviluppate da terze parti direttamente all'interno dell'interfaccia del chatbot. L'iniziativa è stata accompagnata dal rilascio dell'Apps SDK, un kit di sviluppo che permette agli sviluppatori di creare app native per ChatGPT.
La nuova App Directory si affianca al GPT Store introdotto in precedenza e amplia le possibilità di interazione. Le app possono essere invocate durante una conversazione semplicemente menzionandole, oppure attivate manualmente dal menu laterale. Alcune integrano interfacce grafiche con pulsanti, mappe e slider, rendendo l'esperienza più interattiva rispetto ai tradizionali plugin.
OpenAI ha spiegato che le app sono progettate per rispondere a comandi in linguaggio naturale e per adattarsi al contesto della conversazione. Ciò consente di svolgere azioni concrete senza uscire dalla chat come prenotare viaggi, creare presentazioni o generare contenuti multimediali. L'obiettivo è trasformare ChatGPT in un ambiente operativo completo.
La pubblicazione delle app è soggetta a revisione. OpenAI ha annunciato un processo di controllo che combina verifiche automatiche e manuali, con particolare attenzione alla sicurezza, alla privacy e alla qualità dell'esperienza utente. Le prime applicazioni approvate saranno distribuite progressivamente nel corso del 2026, ma si possono già provare quelle realizzate dai nomi più noti del mondo tecnologico. Tra i partner già presenti figurano servizi come Spotify, Canva, Expedia e Booking.com, che hanno integrato le loro funzionalità direttamente in ChatGPT. In questo modo gli utenti possono accedere a servizi esterni senza dover cambiare piattaforma, aumentando la centralità del chatbot nelle attività quotidiane.
L'Apps SDK è basato sul Model Context Protocol (MCP), uno standard aperto che garantisce interoperabilità e supporto da parte della comunità. Questo approccio mira a favorire lo sviluppo di un ecosistema ampio e sostenibile, con applicazioni compatibili anche con altre piattaforme AI. La decisione di aprire ChatGPT alle app di terze parti era stata anticipata al DevDay di ottobre 2025, quando OpenAI aveva presentato i primi esempi di integrazione. Il lancio ufficiale segna la maturazione di quella fase sperimentale e l'avvio di un marketplace strutturato.
L'App Directory rappresenta un passo verso la trasformazione di ChatGPT in una piattaforma informatica a tutti gli effetti, capace di competere con gli ecosistemi mobile tradizionali: la possibilità di installare app native amplia notevolmente le potenzialità del chatbot. Il nuovo modello di distribuzione apre anche prospettive economiche. Sebbene OpenAI non abbia ancora annunciato dettagli sulle modalità di monetizzazione, è plausibile che lo store diventi una fonte di ricavi attraverso commissioni o abbonamenti premium. Ciò potrebbe incidere sul futuro equilibrio tra accesso gratuito e servizi a pagamento.
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