Gli incentivi andrebbero erogati solo ai cittadini residenti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-05-2010]
Se l'economia, anche quella giustamente sovvenzionata come quella dell'energia eolica e solare, non viene minuziosamente regolata da regioni e comuni, ecco verificarsi ciò che denuncia l'ultimo numero de L'Espresso, intitolato "Vento di mafia", che ci parla di faccendieri, mafiosi, speculatori, che mettono le mani sugli incentivi per la costruzione di impianti verdi, creando i soliti disastri tipici della gestione "liberista" della economia.
Quindi abbiamo immediatamente in opera tutti i meccanismi tipici del "liberismo", con concentrazioni, accaparramento di terreni agricoli, incuria per il paesaggio, riciclaggio di capitali, e quanto di meglio c'è nel nostro quotidiano Far West.
Ciò viene fatto con la complicità del legislatore che sa benissimo chi sono gli "utilizzatori finali" degli incentivi, e non certo per incapacità o ignoranza.
Se non si mettono queste regole, quando ci sono gli incentivi pubblici, va a finire, prevedibilmente, come denuncia "L'Espresso" e bisogna domandarsi il perché.
Infatti se i cittadini di una regione vengono esclusi dagli incentivi per darli agli speculatori e ai mafiosi che vengono da fuori (anche dal Nord), la ricchezza e il benessere non si diffondono, aumentano nelle persone fatalismo, odio per i politici, rassegnazione, passività, astensione elettorale.
Tutte le responsabilità sono della politica se non si fanno regole chiare, Se non le fanno i papponi della destra capiamo il perché. Da Vendola pretendiamo che la Puglia sia portata fino alla totale indipendenza energetica, diffondendo questo benessere e questa sicurezza, orizzontalmente e diffusamente a tutti i suoi cittadini e realtà produttive.
Il "liberismo" ha distrutto l'Italia, facendone una fogna a cielo aperto, senza un piano per i rifiuti, con le discariche in mano alla mafia, con i piani regolatori decisi non dai geologi ma dalle mazzette dei palazzinari, dove le emergenze idrogeologiche sono enormi e ogni disastro è un affare, si progettano fabbriche di morte come gli inceneritori perché non si vuole organizzare la raccolta differenziata con riciclo, si affondano navi con rifiuti tossici davanti alle coste senza che nessuno se ne accorga, si progettano centrali atomiche e non si riescono a smantellare quelle chiuse e a mettere in sicurezza le scorie radioattive sparse per mezza Italia.
E' ora di fare una alleanza tra buoni amministratori e cittadini e dettare nuove regole. Cominciamo dalla Puglia!
Paolo De Gregorio
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