Il DNS europeo che promette di tutelare i dati personali

DNS4EU offre pieno rispetto del GDPR e anche funzioni di protezione da siti pericolosi o sconvenienti per i minori.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-06-2025]

L'Unione Europea ha lanciato DNS4EU, un nuovo resolver DNS pubblico progettato per offrire un'alternativa sicura e attenta alla privacy rispetto ai servizi dominanti come Google Public DNS e Cloudflare.

Co-finanziato dalla Commissione Europea e supportato dall'Agenzia dell'Unione Europea per la Cybersicurezza (ENISA), DNS4EU mira a rafforzare la sovranità digitale europea, garantendo che le query DNS siano elaborate all'interno dell'UE in conformità con il GDPR e altre normative sulla protezione dei dati. Il servizio è già disponibile e offre diverse opzioni di privacy e sicurezza per cittadini, aziende e istituzioni europee.

Come tutti gli altri server DNS, DNS4EU traduce i nomi di dominio in indirizzi IP, ma si distingue per la sua enfasi sulla protezione dei dati: l'indirizzo IP dell'utente viene completamente anonimizzato e nessun dato personale viene raccolto o monetizzato. Il servizio offre cinque varianti di resolver, pensate per esigenze diverse:
- una versione non filtrata per garantire velocità e affidabilità (86.54.11.100 o 2a13:1001::86:54:11:100);
- una che offre filtri di protezione da siti contenenti malware e phishing (86.54.11.1 o 2a13:1001::86:54:11:1);
- una che alle protezioni precedenti offre una salvaguardia rivolta ai bambini, impedendo l'accesso ai contenuti per adulti (86.54.11.12 o 2a13:1001::86:54:11:12);
- una che al posto delle salvaguardie per minori introduce il blocco della pubblicità (86.54.11.13 o 2a13:1001::86:54:11:13);
- e infine una che comprende tutte e tre le le protezioni (86.54.11.11 o 2a13:1001::86:54:11:11).

Il servizio presenta alcune limitazioni. I server sono situati esclusivamente in Europa, il che garantisce la conformità al GDPR ma può rallentare le prestazioni per gli utenti fuori dall'UE. Inoltre, DNS4EU supporta DNSSEC per proteggere da attacchi come lo spoofing, ma non offre ancora DNS-over-HTTPS (DoH) o DNS-over-TLS (DoT) su tutte le varianti: una lacuna che potrebbe limitarne l'attrattiva. I primi benchmark condotti col software DNS Benchmark hanno mostrato che la versione non filtrata di DNS4EU si classifica al secondo posto per velocità, mentre i server con filtri di protezione si collocano al quarto posto.

Tra le critiche mosse a questo servizio ci sono innanzitutto i dubbi circa l'effettiva efficacia delle protezioni per quanto riguarda anonimato e dati personali, poiché dietro a DNS4EU ci sono ovviamente i governi europei. Un altro dubbio riguarda la sostenibilità del progetto, che è nato nel 2024 con un finanziamento di 14 milioni di euro e punta alla sostenibilità commerciale in un imprecisato periodo successivo al 2025: è una situazione che solleva domande su eventuali costi futuri per i cittadini della UE.

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Commenti all'articolo (2)

Risposta semplice: non è gestito dai governi europei! :twisted: Se appoggiassero OpenDNS sarebbe una roba che non controllano loro. Orwell era un inglese, sapeva bene che quando diceva: tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri! e perché conosceva le intime aspirazioni di certi personaggi, che non erano... Leggi tutto
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