Facebook e l'improvvisa sensibilità alla privacy

Ora i dati appartengono solo agli utenti. Facebook teme per la propria immagine?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-10-2010]

Facebook privacy gruppi dati appartengono utenti

Rispetto a quanto sosteneva nel febbraio del 2009, l'opinione di Facebook è mutata completamente: allora il social network aveva tentato di imporre condizioni d'uso che gli attribuivano in pratica ogni diritto sui dati degli utenti.

La mossa non era certo passata inosservata e aveva sollevato una marea di proteste tanto che in soli due giorni Facebook aveva dovuto fare marcia indietro e presentare pubbliche scuse attraverso un post di Mark Zuckerberg.

Un anno e mezzo dopo, la musica è completamente diversa: le ultime funzioni introdotte hanno un occhio di riguardo per la privacy e vanno nella direzione di un maggior controllo fornito agli utenti sui contenuti da loro stessi inseriti.

La possibilità di definire gruppi ristretti permette di decidere con precisione le persone con cui condividere determinate informazioni e la dashboard per le applicazioni di terze parti consente di tenere sotto controllo la diffusione dei propri dati.

Che Facebook abbia cambiato idea su chi sia il padrone dei contenuti inseriti dagli utenti è confermato anche da Richard Allan, responsabile europeo per la privacy: "La cosa più importante per noi sono i dati dei nostri utenti. Dati che appartengono solo a loro" - ha dichiarato Allan - "e che loro devono poter gestire in totale autonomia, decidendo chi può accedere a queste informazioni, cosa possa essere condiviso e quando questo possa accadere". L'articolo continua sotto

Se poi tutto ciò corrisponda a quello che davvero i responsabili di Facebook credono è tutta un'altra storia: se è improbabile che gli utenti decidano di abbandonarlo nonostante le preoccupazioni sulla riservatezza (come dimostra il fallimento del Quit Facebook Day) è anche possibile che si stia agendo per contrastare l'immagine poco limpida che ne fornisce il film The Social Network, appena uscito negli Stati Uniti e già in testa alle classifiche.

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Commenti all'articolo (3)

subscribe.... inoltre da quello che ho capito (non sono su fb, e mi sa che per un po' continuero' a non esserci) chiunque puo' decidere di "taggarti" in un video o in una foto inserendo i dati che gli pare (incluso, se proprio e' scemo, il tuo telefono o indirizzo di casa visibili a tutti) e tu puoi anche non venire mai ... Leggi tutto
11-10-2010 16:16

A prescindere dalle motivazioni, questa svolta è sicuramente positiva. Resta il fatto che a mio modesto avviso la stragrande maggioranza degli utenti non si sia mai posta il benché minimo problema, con buona pace di tutti. :roll:
11-10-2010 08:58

Oh, forse che si comincia a ragionare! Mi sono tenuto alla larga da Facebook, ora potrei iniziare a ripensarci.
10-10-2010 18:59

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